(Teleborsa) - L'attesa riapertura di ristoranti, trattorie, osterie, agriturismi, cantine e bar riattiva un
canale naturale di vendita del vino italiano che al consumo vale almeno 6 miliardi di euro l’anno, a regime. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che con la fine del lungo periodo di chiusura sarà finalmente possibile tornare a scegliere a tavola fuori casa tra le 523 denominazioni di vino Made in Italy che offre l'Italia.
"Le misure adottate per arginare la pandemia di Covid-19 – sottolinea la Coldiretti - hanno infatti
tagliato del 50% del valore delle vendite di vino in Europea sulla base delle previsione dell’OIV (Organizzazione mondiale della vite e del vino)".
"Si tratta dunque di un appuntamento molto atteso dagli operatori di un settore dal quale – evidenzia l'Associazione – nascono, dalla vigna al tavolo,
opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone in Italia".
"
Ad essere colpita – spiega la Coldiretti - è stata soprattutto la vendita di vini di alta qualità che trova un mercato privilegiato di sbocco in alberghi e ristoranti in tutto il mondo".
Iva agevolata e un credito di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi Covid -19 sono alcune delle
proposte formulate dalla Coldiretti che è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti. "Ma serve anche
sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che – sostiene la Coldiretti – rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non".