(Teleborsa) -
Il mercato dell'auto europeo chiude un mese di aprile drammatico, confermando la crisi conclamata del settore, che è fra i
più colpiti dalla crisi di Covid-19. Secondo gli ultimi dati dell'Associazione europea dei produttori di auto (
ACEA), le
immatricolazioni nella UE (EU 28) sono
crollate del 76,3% su base annua attestandosi a 270.682 unità, mentre quelle che includono anche l'EFTA, l'Associazione europea del libero scambio (Svizzera, Islanda e Norvegia) ed il Regno Unito, calano del 78,3%.
Nell'ambito della
sola Eurozona (EU 14) le vendite sono
scese del 77,9% a circa 223.983 unità, mentre quelle dell
'Europa Occidentale (Eurozona + EFTA + UK) sono
scivolate del 79,8%.
Nei primi 4 mesi dell'anno, la variazione è pari a
-38,5% per l'intera UE e -39,5% per l'Eurozona.
Crolla il mercato dell'auto tricolore (-97,6%) con una performance peggiore dell'Area Euro. Fra le altre grandi economie europee, si contraggono le vendite anche in
Germania (-61,1%) e Francia (-88,8%). In apnea la
Spagna (-96,5%).
Per quanto concerne i singoli marchi,
Fiat Chrysler Automobiles (FCA) registra un decremento del 87,7% nel complesso dell'Unione Europea più EFTA e UK, con una
quota di mercato in forte calo al 3,3%. Stessa dinamica se si considera l'Europa Occidentale (Area Euro più EFTA e UK) che segna un -88,6% con una quota in flesisone al 3,9%.
Anche il Gruppo
Volkswagen mostra un forte calo delle immatricolazioni in Europa Occidentale
(-76,2%) e porta la sua quota al 29,1%.
Fra i marchi più popolari in Europa, la
Peugeot segna un 83,3% in Europa occidentale, con una quota in calo al 13,9%, mentre la connazionale
Renault registra un -82,2%, con una quota in riduzione all'8,9%. La tedesca
Daimler evidenzia un -81,5%, con quota di mercato al 6,1%, mentre
BMW registra un -70,7% con quota di mercato al 9,6%.