(Teleborsa) - Il
Gruppo FS Italiane torna in campo per
l’assistenza alle Persone a Ridotta Mobilità per garantire l'accessibilità ai servizi ferroviari. Un tema importantissimo in tempi di Covid-19, che è stato al centro di un
confronto oggi, mercoledì 20 maggio, in videoconferenza, fra i rappresentanti delle
associazioni delle persone con disabilità ed i
dirigenti e tecnici di RFI.
Secondo il sito FSNews.it, si è parlato delle
barriere (edifici, infrastrutture, servizi) ed anche di
comunicazione "a distanza". RFI ha ricordato che il
servizio, nonostante le obiettive difficoltà dell'epidemia,
non è mai stato sospeso anche quando il lockdown ha ridotto l’offerta di corse ferroviarie a un minimo davvero storico. Nel periodo in questione, l'assistenza è stata comunque garantita con un
minimo preavviso di 24 ore, per questioni meramente organizzative. Il
ripristino della piena mobilità anche tra regioni porterà ora ad un aumento della domanda ed
RFI ha assicurato una riduzione dei tempi di richiesta.
Nel corso dell’incontro sono emersi vari
suggerimenti e richieste che RFI si è detta pronta a valutare con tutta la necessaria attenzione. Tra queste la possibilità che gli operatori utilizzino
mascherine trasparenti per facilitare le persone sorde a interpretare il labiale, la richiesta di posizionare
sedie o panchine all'esterno delle Sale Blu per evitare possibili assembramenti all’interno ed, infine, quella di un
accompagnamento delle persone cieche con modalità che deroghino agli obblighi del distanziamento e al divieto di un contatto fisico.
Quel che è stato in ogni caso ribadito durante le oltre due ore di riunione, è
l’importanza di questo continuo confronto che contrassegna ormai da tempo i rapporti tra le società del Gruppo FS Italiane e le persone con disabilità. Un confronto che punta a mettere sempre la
persona al centro di ogni attività del Gruppo FS Itaiane.