(Teleborsa) -
Situazione sempre più complicata per l'ex Ilva dopo che
ArcelorMittal ha chiesto la cassa integrazione per i lavoratori dei siti produttivi, facendo scattare
proteste e mobilitazioni degli operai a Taranto e a Genova.
Particolarmente
delicata la situazione a Taranto, dove il rischio di chiusura dell'acciaieria è sempre più concreto, tanto che il governo sarebbe pronto ad
aumentare la penale per il Gruppo, in caso di addio, da 500 milioni a 1 miliardo.
Il prossimo
25 maggio si terrà un nuovo incontro al Mise che sarà decisivo in vista del termine del 31 maggio, ultima data disponibile per ArcerlorMittal per presentare un piano industriale di rilancio: in caso contrario, l'esecutivo sarebbe pronto appunto a raddoppiare la penale.