(Teleborsa) -
Alla fine non si è tenuto nessun vertice della maggioranza sulla scuola. L'incontro era in programma per ieri sera, 21 maggio, ma sarebbe stato rimandato a oggi per il protrarsi del Consiglio dei Ministri.
Ancora distanti le posizioni tra M5S e PD e Leu sul tema. I fronti aperti sono due. Il primo – e più immediato – riguarda i
concorsi: la divisione all'interno della maggioranza ruota soprattutto attorno alla
"clausola di annullamento" in caso di risalita dei contagi, con il Pd che si dice contrario anche alla
prova a quiz proposta dai pentastellati.
Il secondo fronte è quello sul
ritorno tra i banchi di scuola a settembre, un passaggio fondamentale e su cui si gioca molto del consenso dell'intero esecutivo.
Flc Cgil si è detta pronta allo sciopero. Alla sigla sindacale non piace l'ipotesi avanzata da M5s riguardo una clausola di emergenza da far scattare per il concorso straordinario per i docenti precari della scuola.
Nel frattempo, per
sabato prossimo il comitato
'Priorità alla scuola' ha organizzato
manifestazioni in piazza in 16 città - da Milano, a Roma, passando per Trapani e Firenze - per chiedere il rientro a scuola a settembre perché "la 'didattica a distanza' è la didattica dell'emergenza" e "non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 20/21".
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