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Golden Power, anche Borsa SpA entra nella lista delle attività strategiche

Prende forma il Decreto che regolerà il potere di veto dello Stato sulle aziende e sui settori "strategici"

Finanza
Golden Power, anche Borsa SpA entra nella lista delle attività strategiche
(Teleborsa) - C'è anche Borsa Italiana fra le attività strategiche che il Dpcm attuativo del Golden Power vorrebbe proteggere con il potere di veto riservato allo Stato. La bozza del nuovo decreto è ancora allo studio, ma sta prendendo una forma sempre più definita e allargando la sua portata a numerosi settori, per via della fragilità della nostra economia indotta dalla crisi Covid-19.

Il Golden Power, ovvero il potere concesso al Governo di bloccare - tramite opposizione e potere di veto - l’acquisizione di una società italiana strategica, ovvero che rappresenti una " minaccia di grave pregiudizio degli interessi pubblici", era disciplinato dal decreto legge n. 21 del 2012 e successive modificazioni, in via di aggiornamento post Covid-19. Coinvolge le società che hanno almeno 300 milioni di fatturato e 250 dipendenti.

SI ALLUNGA LA LISTA DEI SETTORI PROTETTI - Il potere concesso allo Stato copriva già Difesa, Telecomunicazioni (incluse le reti 5G), Energia e Trasporti, ma con le nuove "priorità" poste dalla pandemia e con il crollo dei mercati l'elenco delle attività "strategiche si è molto allungato. Oggi include anche la Sanità e tutte le attività che hanno a che fare con l’approvvigionamento di medicinali e macchinari per la salute, l’Agroalimentare ed il Made in Italy, l'Acqua. Nella lista delle attività anche i servizi di intelligence - il Copasir ha recentemente fatto delle proposte per rafforzare la disciplina - lo Spazio, l’intelligenza artificiale, oltre ai beni e servizi "dual use", ossia quelli che nascono per usi civili ma possono essere impiegati anche nel campo della difesa.

TUTELA RAFFORZATA ANCHE PER LA FINANZA - Fra i settori che necessitano di una tutela rafforzata vi sono banche ed assicurazioni, ma più in generale tutti i servizi di intermediazione finanziaria, che includono anche ii sistemi che gestiscono i pagamenti elettronici, il fintech e l’insurtech. Lo "scudo" non poteva lasciar fuori Borsa Spa e la piattaforma MTS, il braccio di negoziazione dei titoli di Stato,. Controllata dal 2007 dal London Stock Exchange, Borsa Italiana potrebbe essere oggetto di cessione a causa dei ben noti problemi antitrust collegati all'acquisizione di Refinitiv da part della City. Come noto, si sono rifatti avanti sia Euronext che Deutsche Boerse, ma le "nozze" con Londra, ormai di lunga durata, offrono maggiori garanzie e quindi hanno riproposto la necessità di proteggere l'unico mercato finanziario presente in Italia.

(Foto: © alessandro0770 | 123RF)
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