(Teleborsa) - Arriva una sonora
bocciatura per l'OPA promossa da Investindustrial di Andrea Bonomi
su Guala Closures, una offerta di cui il mercato aveva già sancito il fallimento, spingendo il titolo a chiudere a 6,99 euro venerdì scorso 5 giugno 2020, rispetto ai 6 euro della proposta d'acquisto. Il titolo oggi consolida sui livelli precedenti a 6,98 euro (-0,14%).
Stavolta a dire no è il massimo organo societario. Il
CdA di Guala Clusures infatti ha annunciato il
no all'OPA e, sulla base delle risultanze della fairness opinion dell’advisor indipendente (Rothschild), ha giudicato
"non congruo" da un punto di vista finanziario il
corrispettivo offerto.
Il Consiglio ricorda infatti che "successivamente alla pandemia da Covid-19 e ai provvedimenti emergenziali emessi dal Governo italiano per far fronte alla pandemia, il titolo Guala Closures ha perso il 36% circa nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2020 e il 15 aprile 2020, sostanzialmente in linea con l’indice FTSE MIB della Borsa di Milano che nel medesimo periodo ha perso circa il 33%". "Tale decremento del valore di mercato delle azioni ordinarie Guala Closures - sottolinea - non è attribuibile, a giudizio del Consiglio di Amministrazione, ai fondamentali dell’Emittente, ma esclusivamente a circostanze esogene che si sono temporaneamente riflesse nell’ andamento generale dei mercati e nelle politiche di investimento degli investitori istituzionali".
L'OPA volontaria riguarda
a 15.166.000 azioni ordinarie Guala Closures pari al
22,57% del capitale sociale ed a
l 20% dei diritti di voto ed era stata promossa ad un prezzo di 6 euro.