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Coronavirus: in calo contagi e decessi, anche in Lombardia. Aumento record nel mondo

ISS avverte: "Epidemia non conclusa"

Economia, Salute e benessere
Coronavirus: in calo contagi e decessi, anche in Lombardia. Aumento record nel mondo
(Teleborsa) - Sono 238.011 i casi di coronavirus in Italia dall’inizio dell'epidemia con un incremento di 251 rispetto a ieri, quando erano stati 331. Ancora 47 le vittime (ieri erano stati 66) che portano il numero complessivo 34.561. Il numero di tamponi processati nelle ultime 24 ore è di 57.541 (per un totale di 4.889.103), in calo rispetto a ieri, quando erano stati 58.154.

Crescono i guariti, a quota 181.907 (+1.363), e diminuiscono gli attualmente positivi, che ora sono 21.543 (-1.558 con un calo del 6,74%) come il numero dei malati in terapia intensiva che scende a 161 (-4,17%). Questi i numeri dell'aggiornamento quotidiano della Protezione Civile.

Rimane sotto quota 1 l'indice di contagio Rt in tutte le Regioni italiane tranne il Lazio, che segna un 1,12 a causa dei focolai a Roma al San Raffaele Pisana e alla Garbatella. E' quanto emerge dal report settimanale di monitoraggio della fase 2 di Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Pessime notizie dagli Usa con la Florida sempre più epicentro della pandemia. Nelle ultime 24 ore sono stati 3.822 i nuovi casi rilevati, un record per lo stato, portando il numero totale dei contagi a 89.748

Se in Europa l'emergenza sembra sotto controllo, nel mondo il virus continua a marciare a passo veloce. "La pandemia sta accelerando. Più di 150.000 nuovi casi di Covid-19 sono stati segnalati ieri all'Oms, il numero più alto in un singolo giorno fino a ora". Lo rende noto il Direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra sottolineando che "Quasi la metà di questi casi sono stati segnalati dalle Americhe, ma in gran numero anche dall'Asia meridionale e dal Medio Oriente".

"Il mondo si trova in una nuova e pericolosa fase. Molte persone sono comprensibilmente stanche di stare a casa. I Paesi sono comprensibilmente desiderosi di aprire le loro comunità ed economie. Ma il virus si sta ancora diffondendo rapidamente, è ancora mortale e la maggior parte delle persone è ancora suscettibile", conclude.
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