(Teleborsa) - Ufficialmente iniziato il
Consiglio Europeo, appuntamento centrale di giornata, riunito in videoconferenza. Sul tavolo il
bilancio 2021-2027 e il
piano per la ripresa e la resilienza "anti covid". In tutto,
1850 miliardi (1100 il bilancio europeo e 750 per il piano per traghettare l'Europa fuori dalla recessione, di cui 500 miliardi in sussidi a fondo perduto e 250 miliardi sotto forma di prestiti). Viste le
divergenze, non è attesa per oggi la
fumata bianca. Con grande probabilità, invece, Capi di Stato e di Governo daranno mandato al Presidente UE Charles
Michel di sondare il terreno per avvicinare le posizioni in vista di un
possibile compromesso. Servirà ancora un altro vertice, il 9 o 10 luglio, e forse un altro. Ma stavolta in presenza a Bruxelles per superare la "freddezza" dell'approccio in
videoconferenza. Continua, intanto, il
pressing del Presidente del Consiglio
Conte: "La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l'accordo
entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune
risorse già per quest'anno". Prima però c'è da superare le resistenze dei cosiddetti "
frugali": Olanda, Danimarca, Svezia e Austria che guardano con scetticismo al maxi piano proposto dalla Commissione europea. Il Cancelliere austriaco
Kurz spera in un avvicinamento delle posizioni, ma insiste sul fatto che gli aiuti, soprattutto se a fondo perduto, debbano essere
condizionati e soggetti a controllo.