(Teleborsa) - "Abbiamo parlato del
Recovery Plan, i
Paesi Bassi sono a favore di una collaborazione strutturale di lunga durata. Nelle prossime settimane dobbiamo incontrarci con gli altri paesi membri per trovare un accordo". È quanto ha affermato
ministro olandese degli Esteri Stef Blok definendo "franca e costruttiva" la discussione sul
Piano rilancio economico europeo avuta ieri a Roma con il suo omologo italiano
Luigi Di Maio e con il
ministro agli Affari europei Vincenzo Amendola."Ho chiarito – ha spiegato Blok – che il governo olandese è sincero nel suo desiderio di trovare un modo per fare progressi per un accordo". Tuttavia, per il Ministro, un'intesa "può riuscire solo se i paesi beneficiari saranno in grado di rendere le proprie
economie competitive e le proprie
finanze pubbliche sostenibili". In tale scenario – ha aggiunto Blok – "è importante che
Giuseppe Conte abbia organizzato gli
Stati Generali per lanciare delle proposte di riforma". Il Ministro ha, inoltre, sottolineato "l'importanza delle
'Raccomandazioni specifiche per paese' che la
Commissione europea emette ogni anno, e che costituiscono una buona base per qualsiasi pacchetto di ripresa".
Pur ribadendo l'intenzione del governo olandese di raggiungere un accordo, per Blok
"non c'è garanzia di successo. Perché abbia successo – ha spiegato – c'è bisogno di passi sostanziali". Confermata, invece, dal Ministro la
posizione olandese contraria alle sovvenzioni europee e la convinzione che le emissioni di titoli di debito da parte della Commissione europea possano essere redistribuite agli Stati membri solo attraverso prestiti diretti. "Il
Trattato europeo – ha affermato – è molto chiaro e non permette all'Ue di indebitarsi per finanziare la spesa corrente. È un modo di disciplinare l'esborso di denaro" da parte del bilancio comunitario. Per evitare che il debito dei paesi più colpiti, che sono anche quelli finanziariamente più fragili, aumenti fino a diventare insostenibile la via – secondo il ministro olandese – non è quella delle sovvenzioni ma quella di
rendere le economie dei paesi beneficiari più competitive. "La sostenibilità del debito pubblico è in rapporto al Pil, e dipende anche dal tasso di crescita del Pil. Per questo – ha affermato Blok – noi chiediamo anche che l'economia sia competitiva, perché vi sia più crescita".
Come sostenuto dalla
Commissione Ue, anche per Blok il Piano di rilancio deve evitare che si allarghino le divergenze fra le economie degli Stati membri, mettendo a rischio l'integrità del mercato unico. "L'economia olandese – ha detto – sarà colpita moltissimo, perché è un'economia aperta, che vive di esportazioni e che quindi soffre se le altre economie Ue arretrano".
Sul fronte dei
rapporti con l'Italia il ministro olandese ha affermato che "entrambi i paesi hanno tante cose da fare. Siamo stati – ha sottolineato – fondatori dell'Unione Europea e dobbiamo fare del nostro meglio per pervenire ai risultati. Di fronte a noi abbiamo il compito di far sì che la disoccupazione non aumenti e che si faccia qualcosa per i tanti giovani europei che hanno bisogno di un futuro. Molti olandesi – ha concluso – hanno un legame forte con l'Italia, eravamo colpiti nel momento dell'apice della crisi sanitaria e sono felice che il peggio sia passato".