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Coronavirus in Italia, contagi ancora in aumento e 30 morti

Ministro Speranza: "Seconda ondata possibile, serve cautela"

Economia, Salute e benessere
Coronavirus in Italia, contagi ancora in aumento e 30 morti
(Teleborsa) - Ancora in salita il numero di nuovi casi di contagiati dal coronavirus in Italia: oggi, giovedì 2 luglio, sono 202 ( 98 in Lombardia, il 48,7% del totale in Italia), contro i 187 di ieri, per un totale che arriva a 240.961 dall'inizio dell'epidemia.



Aumentano, purtroppo, anche i decessi, 30 oggi contro i 21 di ieri, che portano a 34.818 le vittime totali. I decessi hanno riguardato pazienti di "solo" 4 regioni: Lombardia (21), Piemonte (5), Toscana (3) ed Emilia-Romagna (1). Tutte le altre regioni d'Italia, comprese le province autonome di Trento e Bolzano, non hanno registrato alcun decesso.

Manfredi: "Università da settembre sarà in presenza" - "Il semestre del nuovo anno accademico sarà un semestre prevalentemente in presenza". Lo ha detto il Ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, durante la conferenza stampa al termine dell'incontro con i rettori lombardi e il Governatore Attilio Fontana, in Statale a Milano. "Si continuerà anche con l'offerta didattica a distanza per garantire il diritto allo studio per chi non ha possibilità di essere presente, però da settembre l'università garantirà formazione in presenza", ha concluso il Ministro.

Si prova a guardare avanti ma l'allerta resta alta. "Una seconda ondata del coronavirus è possibile, e serve cautela". E' quanto ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza ad Agorà estate. "La comunità scientifica non la eslcude - ha spiegato- noi ci auguriamo che non ci sia, ma di fronte al rischio dobbiamo conservare le regole di cautela, utilizzare le mascherine, evitare assembramenti e lavare le mani. E poi rafforzare il SSN, negli ultimi cinque mesi abbiamo messo più soldi che negli anni passati. Per me è solo l'inizio".

"Abbiamo vissuto mesi difficili - ha aggiunto - non possiamo rimuovere le restrizioni, sarebbe sbagliato ricorrere rischi che non ci possiamo permettere. La cautela in più è condivisa dalla comunità scientifica e ci permette di superare queste settimane".
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