(Teleborsa) - La
dimensione sociale della ripresa dell'Europa dopo l'emergenza
Coronavirus. È stato questo il tema della videoconferenza dei Ministri del Lavoro dell'Unione europea a cui ha preso parte anche la Ministra italiana
Nunzia Catalfo: "ho voluto soffermarmi, in particolare, su un obiettivo che ritengo centrale in questa fase delicata per il nostro Paese e per l'Europa intera: la necessità di assicurare condizioni di
salute e
sicurezza sul posto di lavoro".
"In tal senso, serve valorizzare innanzitutto l'esperienza dei
protocolli che abbiamo sottoscritto con le parti sociali per condizioni di lavoro sicure e salubri in comparti quali l'industria, il commercio, i trasporti e l'intrattenimento – ha spiegato la Ministra in un post sulla sua pagina Facebook – Importanti sono state le misure a favore del
lavoro agile, che hanno permesso a quasi 2 milioni di lavoratori del settore privato e all'80% dei lavoratori pubblici di ridurre i rischi da contagio lavorando da casa".
"Diritto alla
privacy e alla disconnessione (gia' garantito in Italia ai ciclo-fattorini), l'adeguatezza dei carichi di lavoro, sono tutti fattori che devono essere presi seriamente in considerazione per far sì che il
lavoro agile diventi una risorsa e non un fattore penalizzante per i lavoratori, soprattutto per le
donne", ha sottolineato Catalfo.
"il
tavolo con le
parti sociali già istituito prima della pandemia e che ho riconvocato per lunedì prossimo sta portando avanti un confronto costruttivo, in vista del necessario adeguamento delle norme nazionali. L'Unione Europea – ha concluso la Ministra del Lavoro - è chiamata a dare il suo prezioso contributo, con l'adozione di nuovi e rafforzati
strumenti normativi validi per tutti gli Stati membri ed il sostegno ai programmi nazionali".