(Teleborsa) -
Saipem ha chiuso il
primo semestre in perdita, ma con un ottimo andamento dell'
acquisizione ordini, che consente al general contractor di proseguire il percorso di ricerca di
nuove opportunità di crescita quando ci sarà la ripresa post pandemia.
L'Ad
Stefano Cao ha avviato la conference call parlando proprio del
contesto difficile determinato dal Covid-19, che ha determinato ovviamente un impatto dal punto di vista operativo e gestionale, ma non ha prodotto uno stop dei progetti, solo un allungamento temporale.
Il manager ha poi focalizzato l'attenzione sul
portafoglio ordini, che ha raggiunto un livello 26 miliardi, dopo l'acquisizione di ordini per oltre 4,8 miliardi nel periodo. Si tratta - ha sottolineato - di un ammontare
pari a 1,3 volte i ricavi del trimestre.
Cao ha confermato "la
strategia che abbiamo delineato
si conferma valida anche nel corso della pandemia" ed ha aggiunto
"guardiamo al futuro ed alla transizione energetica".
Ad una domanda sui
progetti in stand-by, Cao ha risposto che
non c'è stata alcuna cancellazione, solo un allungamento nel tempo, dovuto in parte all'impossibilità di rispettare le tempistiche pianificate, a causa della pandemia, ed in parte alla decisione di alcuni clienti di posporre progetti che avevano in corso.
Per le
attività nelle rinnovabili, incluse le windfarm, l'Ad di Saipem indica un
volume d'affari pari mediamente a 1 miliardo l'anno, con progetti diffusi in un territorio molto ampio - da Taiwan al Nord della Scozia - che rappresentano - afferma - "uno degli elementi qualificanti dei nostri progetti futuri". Per questi progetti, l'azienda fa uso di tecnologie tradizionali come la nave Saipem 7000 e sta mettendo a frutto le sue competenze tecnologiche e di project management.
Sulle
svalutazioni nel segmento Drilling, Cao ha spiegato che queste attività sono tipicamente capital intensive ed hanno sperimentato storicamente fasi alterne. "Due anni fa avevamo identificato volontà di
trovare partner, ma la
situazione attuale non aiuta il dialogo, perché i possibili partner operativi sono compagnie che si trovano attualmente ad un livello di stress e difficoltà immense e sono più concentrate sulla sopravvivenza che sulle strategie future".
Per quanto riguarda la
transizione energetica, Cao ha confermato che l'attività è legata soprattutto a
sviluppo delle rinnovabili e del gas, mentre per l'
idrogeno ha parlato di "un'area di grande attenzione" in cui Saipem
"non è ancora attiva", aggiungendo che "c'è ancora molta strada da percorrere".
Nessuna indicazione in merito ad un possibile
dividendo che - ha precisato - non è una decisione del management.