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Fioravanti (Intesa Sp Insurance): "Pandemia ha alzato soglia attenzione per cura salute"

"Nostro compito, ora più che mai, è quello di aiutare gli italiani nell’identificare meglio i bisogni di protezione"

Economia, Salute e benessere
Fioravanti (Intesa Sp Insurance): "Pandemia ha alzato soglia attenzione per cura salute"
(Teleborsa) - "La pandemia ha lasciato un segno tangibile nella sensibilità degli italiani, alzando la soglia di attenzione per la cura della propria salute e di quella dei propri cari". Lo ha detto, intervistato da Teleborsa, Nicola Maria Fioravanti, AD Intesa Sanpaolo Vita e Responsabile Divisione Insurance Intesa Sanpaolo che ha subito risposto "presente" nei mesi più critici e drammatici dell'emergenza mettendo in campo una serie di iniziative a sostegno del Paese, pronta a restare in prima linea nella delicata e decisiva fase della ricostruzione.

La diffusione della pandemia - che in poco tempo ha rivoluzionato completamente ogni aspetto della nostra vita - ha inciso in maniera sostanziale anche e soprattutto sulla percezione del rischio da parte degli individui. E' corretto affermare che siamo già in presenza di un nuovo paradigma dell'"industria insurance"?

"Sicuramente si tratta di un passo in quella direzione che muove, però, da una situazione preesistente in cui il livello della cultura assicurativa in Italia risulta tradizionalmente basso se confrontato con quello di paesi confrontabili come Francia e Spagna.

La pandemia ha lasciato un segno tangibile nella sensibilità degli italiani, alzando la soglia di attenzione per la cura della propria salute e di quella dei propri cari. Non a caso dopo la fine del lock down registriamo una richiesta crescente di prodotti assicurativi per la protezione della salute, accompagnata anche da una domanda che potremmo definire di “smart caring”, orientata su polizze in grado di gestire percorsi di cura maggiormente personalizzati e con una dimensione anche domiciliare.

Riteniamo che si tratti di un’evoluzione stabile e come Intesa Sanpaolo puntiamo ad intercettarla attraverso nuove coperture specialistiche che stiamo sviluppando con Intesa Sanpaolo RBM Salute, la compagnia specializzata nell’assicurazione sanitaria di cui abbiamo acquisito il controllo nello scorso mese di maggio.

Di sicuro, però, la sensibilità assicurativa rimane bassa per molti altri aspetti, pensiamo alla incidenza di polizze per la protezione da calamità naturali in un paese spesso flagellato da alluvioni ed esondazioni. Anche qui stiamo lavorando in termini di offerta con Intesa Sanpaolo Assicura e stiamo investendo sulla capacità consulenziale della rete di Banca dei Territori.

In definitiva, anche a seguito della pandemia, l’industria ha il sempre più il compito, direi quasi sociale, di aiutare gli italiani nell’identificare meglio i bisogni di protezione e nel servirli adeguatamente".

Proprio in quest'ottica, la Divisione Insurance del Gruppo Intesa Sanpaolo ha immediatamente raccolto la sfida, trasformando la crisi in opportunità. Quali sono state le iniziative messe in campo a sostegno del Paese in questi mesi?

"La nostra Divisione si è attivata subito a favore degli assicurati mettendo in campo iniziative concrete a favore della clientela retail e della clientela corporate. Con riferimento alla clientela retail, in una prima fase abbiamo esteso gratuitamente le coperture dei prodotti salute consentendo agli assicurati positivi al covid 19 di ricevere una diaria anche durante l’isolamento domiciliare e ai clienti ricoverati in terapia intensiva di ricevere un indennizzo di 2.000 o di 4.000 euro in base alla soluzione sottoscritta delle polizze XME Protezione.
Inoltre, abbiamo integrato le garanzie salute dei prodotti a tutela dei finanziamenti, sia per i lavoratori autonomi in caso di isolamento che per i pensionati, lavoratori del pubblico impiego o non lavoratori in caso di ricovero ospedaliero, consentendo di ottenere il rimborso delle rate di finanziamenti, mutui e prestiti in scadenza. In entrambi i casi senza applicazione di franchigie e carenze.

Abbiamo poi effettuato interventi senza costi aggiuntivi sulla polizza Proteggi Salute incrementando la diaria in caso di ricovero in struttura pubblica (da 105 a 150 euro al giorno) ovvero riconoscendo un importo fisso di 500 euro nel caso di isolamento domiciliare ed abbiamo esteso la copertura per Interventi Chirurgici del prodotto XME Protezione, riconoscendo anche in assenza di intervento chirurgico un importo di 2.000 o 4.000 euro a seconda del pacchetto sottoscritto.

Infine, per i rinnovi tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2021 delle polizze auto che non abbiano registrato sinistri abbiamo deciso di applicare uno sconto del 10% sul premio di polizza.

Con riferimento alla clientela corporate, attraverso la collaborazione tra la rete di Banca dei Territori e Intesa Sanpaolo RBM Salute, abbiamo messo a disposizione delle aziende soluzioni assicurative per garantire, nell’immediatezza della pandemia, un’adeguata protezione dei lavoratori e poi, sul finire del lock down, un rientro sicuro al lavoro. I piani sanitari dedicati agli imprenditori ed ai lavoratori mettono a disposizione, oltre all’indennità di ricovero, di terapia intensiva e da isolamento domiciliare, la possibilità di effettuare i test sierologici e i tamponi attraverso il network di strutture sanitarie convenzionate e, per i positivi, di beneficiare della consulenza da parte di un team di virologi dedicato e di percorsi specifici di riabilitazione respiratoria.

Mi fa, poi, piacere segnalare che, con il manifestarsi dell'emergenza, il gruppo ha sostenuto 4 progetti di ricerca sulla pandemia in quattro Università, investendo sui giovani e sulla loro formazione, nonché sul futuro e il benessere della comunità".

Nei giorni scorsi, Intesa Sanpaolo ha aumentato la sua quota in Yolo, il gruppo italiano di servizi e d'intermediazione assicurativa digitale. Come detto, la crisi causata dal Coronavirus ha dato lo sprint finale ai cambiamenti nelle abitudini di consumatori e professionisti, aprendo il fronte a una nuova domanda di servizi innovativi. Qual è il futuro del settore?

"La nostra attenzione alla trasformazione digitale era già in corso prima dell’emergenza coronavirus, tanto che a gennaio abbiamo contribuito a lanciare il primo master in Insurance Innovation a Torino, che guarda alle sfide della digitalizzazione creando un connubio tra mondo accademico e aziendale.

Ma la situazione attuale ha sicuramente dato un’ulteriore spinta ad investire in questo ambito: il nostro modello di bancassurance ha nuove sfide da affrontare, soprattutto per quel che riguarda la digitalizzazione dei processi e nei modelli di offerta, sempre più basati sui bisogni immediati del cliente, che vuole per esempio poter attivare una protezione quando, dove e per il tempo che gli serve.

L’ingresso di Intesa Sanpaolo Vita nel capitale di Yolo va proprio a sostegno di queste sfide ed è strategico per tutta la divisione assicurativa, che vuole da un lato sfruttare le potenzialità dell’Insurtech per rafforzare la propria offerta, aumentando il ricorso a contratti e canali digitali e a forme di instant insurance, dall’altro creare un laboratorio permanente di sperimentazione della innovazione digitale".
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