(Teleborsa) - L'
Argentina riesce ad
evitare un nuovo default e trova l
'accordo con i creditori internazionali per la ristrutturazione dei 67 miliardi di debito estero. L'annuncio dell'intesa è stato dato dal Presidente
Alberto Fernandez e dal Ministro dell'Economia
Martin Guzman, dopo una
trattativa estenuante durata circa quattro mesi.
L'ultima proposta sulla quale è stata trovata l'intesa (mancano solo alcuni cavilli legali) prevede
perdite inferiori per i creditori di Buenos Aires, determinando un haircut inferiore al 50% e un
ricadenzamento più favorevole dei rimborsi.
Per quanto concerne il
valore, su 100 dollari di valore nominale è previsto il riconoscimento di
54,5 dollari, mentre in precedenza si prospettava una perdita di circa il 70%, e per le
scadenze, i rimborsi sono stati allungati al
2029, 2030 e 2038 (si trattava di Bond emessi nel 2005, 2010 e 2016) e con un
piano dei pagamenti più favorevole che, per i bond in scadenza nel 2030, inizierà nel 2024.
La precedente
proposta originaria avanzata dal governo, rigettata dalla stragrande maggioranza dei creditori, fra cui i fondi BlackRock e Fidelity, prevedeva un taglio del capitale del 5,4% ed un abbattimento degli interessi del 62% (rendimenti ridotti dal 7 al 2,3%), che avrebbe determinato per il governo argentino un risparmio di circa
42 miliardi di dollari, superiore a quello attuale.