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Beirut, esplosioni nella zona del porto: più di 100 morti e migliaia di feriti

Dichiarato lo stato di emergenza. Ospedali al collasso. Il Premier: "Un disastro nazionale"

Beirut, esplosioni nella zona del porto: più di 100 morti e migliaia di feriti
(Teleborsa) - Nella serata di ieri, martedì 4 agosto, due potenti esplosioni hanno devastato il porto di Beirut, causando, finora, 100 morti, oltre quattromila feriti (tra cui un militare italiano) e 1.500 dispersi.



Quindici anni dopo l'esplosione dell'autobomba che uccise l'ex Premier Rafiq Hariri assieme ad altre 21 persone (venerdì prossimo è attesa la sentenza che sarà pronunciata dal il Tribunale speciale per il Libano) un'altra tremenda deflagrazione mette in ginocchio la martoriata Capitale libanese.

Secondo la versione ufficiale riferita dal Presidente del Libano, Michel Aoun, a provocarla sarebbe stato un incendio in un deposito nel porto dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diverso tempo fa da una nave.

In conferenza stampa alla Casa Bianca, Donald Trump, intervenuto sulle tragiche esplosioni nella capitale libanese, ha ipotizzato che possa essere stato un attentato. "Assomigliano a un terribile attacco", ha affermato il presidente americano aggiungendo: "Dirigenti militari Usa pensano che sia stata una bomba di qualche tipo". Infine il Tycoon ha assicurato che "Washington aiuterà il Libano".



(Foto: Masser CC BY-SA 2.0)
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