Facebook Pixel
Milano 18-apr
0 0,00%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 18-apr
7.877,05 +0,37%
Francoforte 18-apr
17.837,4 +0,38%

Coronavirus in Italia, impennata dei contagi. Speranza ai giovani: "Proteggete genitori e nonni"

OMS auspica di poter sconfiggere pandemia in meno di due anni

Economia, Salute e benessere
Coronavirus in Italia, impennata dei contagi. Speranza ai giovani: "Proteggete genitori e nonni"
(Teleborsa) - Ancora cattive notizie sul fronte dei contagi nel nostro Paese con la curva che sale ancora: si contano 947 nuovi casi oggi, contro gli 845 di ieri (e i 642 di mercoledì), per un totale di 257.065 persone colpite da Covid-19 in Italia dall'inizio dell'epidemia.

Lombardia (174), Lazio (137) e Veneto (116) le regioni più colpite. Solo due, Basilicata e Valle d'Aosta, registrano zero contagi nelle 24 ore. Questi i dati del bollettino quotidiano del Ministero della Salute. In lieve aumento anche il numero dei decessi, 9 oggi contro i 6 di ieri.

Intanto, il Ministro della Salute Roberto Speranza dal Meeting di Rimini ha lanciato un appello ai giovani: "L'età media dei contagiati è scesa", ha detto il Ministro riferendosi al dato contenuto nell'ultimo monitoraggio dell' Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero. Molti dei giovani contagiati "hanno sintomi debolissimi o non hanno sintomi, ma presto il contagio potrebbe arrivare a genitori e nonni", ha proseguito il Ministro per il quale la sfida è "trasformare la crisi nell'occasione di una ripartenza per il Paese e riprendere a investire nella sanità pubblica". "Penso che il tempo sia maturo per un grande patto per il Paese e per reinvestire nel Servizio Sanitario nazionale come investimento per il futuro", ha aggiunto citando una frase di Papa Francesco "peggio di questa crisi c'è solo il rischio di sprecarla".

L'OMS, intanto, auspica che la crisi mondiale determinata dal coronavirus possa risolversi in meno di due anni. Lo ha detto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sul coronavirus.

Tedros ha anche ricordato che la precedente pandemia, l'influenza spagnola del 1918, durò due anni. "Oggi il virus si muove più velocemente perché sono aumentare le connessioni, ma allo stesso tempo abbiamo più tecnologia e conoscenze per fermarlo", ha aggiunto.

Condividi
```