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Vendite a Piazza Affari. Immobile il resto dell'Europa

Commento, Finanza, Spread
Vendite a Piazza Affari. Immobile il resto dell'Europa
(Teleborsa) - Piazza Affari chiude in rosso e fa peggio delle altre Borse europee, che chiudono gli scambi sulla parità, dopo aver decelerato sui segnali di stabilizzazione offerti da wall Street.

Pochi i temi della seduta, fatta eccezione per i colloqui USA-Cina orientati alla sigla di un accordo commerciale. La notizia aveva messo in fermento le borse in mattinata, assieme al dato dell'IFO tedesco, ma i mercati si sono poi portati sotto i massimi della mattinata.

L'Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,21%. Lieve calo dell'oro, che scende a 1.916,7 dollari l'oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dell'1,29%.

Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +152 punti base, aumentando di 9 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,03%.

Nello scenario borsistico europeo resta vicino alla parità Francoforte (-0,04%), soffre Londra, che evidenzia una perdita dell'1,11%, piatta Parigi, che tiene la parità.

Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,41%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 21.852 punti. In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,69%); sulla stessa tendenza, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,59%).

Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti tecnologia (+0,68%) e vendite al dettaglio (+0,41%). In fondo alla classifica i comparti chimico (-1,66%), viaggi e intrattenimento (-1,34%) e costruzioni (-1,33%).

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, bilancio decisamente positivo per Nexi, che vanta un progresso dell'1,01%.

Seduta buona per STMicroelectronics, che riflette un moderato aumento dello 0,84%.

Piccolo passo in avanti per Amplifon, che mostra un progresso dello 0,79%.

Composta Unipol, che cresce di un modesto +0,58%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Exor, che chiude le contrattazioni a -2,35%.

Preda dei venditori CNH Industrial, con un decremento del 2,18%.

Vendite su Interpump, che soffre un calo dell'1,75%.

Vendite su Banca Mediolanum, che registra un ribasso dell'1,72%.

Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Garofalo Health Care (+3,09%), MARR (+2,36%), Datalogic (+1,30%) e Falck Renewables (+0,90%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Carel Industries, che termina la seduta con -3,57%.

Vendite a piene mani su doValue, che soffre un decremento del 2,73%.

Pessima performance per Salini Impregilo, che registra un ribasso del 2,57%.

Sessione nera per RCS, che lascia sul tappeto una perdita del 2,44%.

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