(Teleborsa) -
E' in dirittura d'arrivo il dossier Autostrade, dopo due anni di ipotesi e trattative fra il Governo ed
Atlantia, che oggi
riunisce il CdA per approvare lo spin off di ASPI, di cui attualmente detiene l'88% del capitale.
L'operazione per grandi linee prevede la
progressiva uscita della holding della famiglia Benetton
e l'ingresso nel capitale di CDP e di altri investitori, come previsto dall'
accordo siglato con il Governo a metà luglio. Sui dettagli e sul valore dell'asset c'è stata una lunga trattativa, con varie ipotesi in campo: dall'ingresso diretto di CDP nel capitale di ASPI ad un'operazione di mercato che passasse per l'IPO.
Fra accelerazioni e battute d'arresto, l'estate è trascorsa ancora all'insegna dell'incertezza, ma
negli ultimi giorni qualcosa si è mosso e sembra che ormai il capitolo Autostrade sia giunto alle
battute finali. Lo ha anticipato martedì il numero uno di CDP,
Fabrizio Palermo, auspicando una soluzion
e "in tempi stretti". E ieri, mercoledì e settembre, si è tenuto un
incontro fra i Ceo di CDP, Fabrizio Palermo, e di Atlantia, Carlo Bertazzo, per mettere a punto gli ultimi dettagli.
L'operazione, secondo quanto riferisce Bloomberg, dovrebbe avvenire in
due tappe. L'ipotesi più accreditata parla di
un'IPO, che prenderà le mosse dopo lo scorporo di una quota del 70%, che sarà deliberata oggi dal CdA straordinario della controllante Atlantia.
L'ingresso di CDP dovrebbe avvenire
in un secondo momento, con un
aumento di capitale riservato da
6 miliardi di euro, che servirà per ripagare il debito di Autostrade (4 miliardi) e per acquistare la quota residua di Atlantia (2 miliardi). Operazione che dovrebbe essere completata
entro la primavera del 2021. La
valutazione di ASPI si aggirerebbe attorno agli
11 miliardi di euro.
Ma restano alcuni
nodi da sciogliere, in particolare il rinnovo della
Concessione ed il
Piano Economico Finanziario, da cui dipende anche la valutazione dell'asset, agganciato agli investimenti programmati, secondo la metodologia di calcolo più comune. Ma su questo si dovrà esprimere il MIT.
Molte ipotesi dunque, ma il mercato azionario questa volta sembra credere in un accordo concreto ed ha
premiato il titolo Atlantia in Borsa. Le azioni della holding della famiglia Benetton sono volate la vigilia, mettendo a segno un
rialzo superiore al 16%.