(Teleborsa) - L'intervento della
politica "potrebbe complicare" la vendita di Borsa Italiana e MTS da parte del
London Stock Exchange Group. Lo afferma il Financial Times secondo il quale Palazzo Chigi avrebbe
già dato mandato la settimana scorsa
a CDP di esplorare la possibilità di
un'acquisizione congiunta di Borsa Italiana – che detiene il 62% di MTS –
con Euronext, la piattaforma paneuropea che controlla diverse piazze Ue tra cui quelle di Parigi, Amsterdam e Bruxelles.
Anche
Deutsche Boerse e la svizzera
SIX sarebbero interessate all'acquisizione di Borsa Italiana e MTS ma le fonti citate dal Financial Times avrebbero parlato di una netta
preferenza del Governo per la cordata con
Euronext.
La possibilità di una cessione da parte di LSE del controllo di Piazza Affari – anche se mai data per scontata a Londra – è però necessaria per ottenere il
semaforo verde dall'Antitrust europeo per la maxi operazione di acquisizione di
Refinitiv, il fornitore globale di dati e infrastrutture del mercato finanziario partecipata da
Blackstone e
Thomson Reuters.
A giustificare la volontà di
"interventismo" di Palazzo Chigi anche il nuovo contesto delineato dalla pandemia di
Coronavirus: la crisi infatti potrebbe spingere l'
indebitamento dell'Italia fino al 155% del PIL e
consolidare la posizione di MTS, che ospita la gran parte degli scambi di titoli di Stato del Paese e rappresenta il
più grande mercato del debito sovrano della zona euro.
E se il
ministro dell'Economia "sta monitorando da vicino" la situazione secondo quanto riferisce un portavoce,
Davide Zanichelli, membro del Movimento 5 Stelle al Parlamento, ha dichiarato al quotidiano finanziario che "il governo deve collaborare con tutte le parti interessate, non solo con i francesi, per aderire all'offerta che risponde al meglio alle esigenze delle aziende italiane".