(Teleborsa) - Il
Recovery Plan parte dalle tre "i" -
innovazione, infrastrutture, istruzione - che rappresentano alcuni dei capisaldi del piano di riforme che l'Italia si appresta a presentare a Bruxelles entro il mese di gennaio. In aggiunta l'attuazione del Green Deal -
ambiente e transizione energetica - il
lavoro e la
sanità, divenuta un tema cruciale ed un fattore strategico post pandemia.
Sono queste le
linee guida del "Piano nazionale di ripresa e resilienza", che sarà Presentato oggi al
CIAE - Comitato interministeriale per gli affari europei a Palazzo Chigi.
Secondo il cronoprogramma della Commissione europea, le linee guida del Piano di riforme saranno
discusse informalmente a Bruxelles a partire dal 15 ottobre, mentre il
Recovery Plan vero e proprio sarà presentato formalmente
da gennaio ad aprile 2021. Una "tabella di marcia" che l'Italia sta rispettando in pieno ha precisato il
Premier Giuseppe Conte, intervenendo ieri alla festa dell'Unità a a Ponte Alto, Modena.
E parlando del
Piano di riforme finanziato con i 209 miliardi messi in campo dall'UE, Conte ha sottolineato
"sarà forte e robusto, con l'obiettivo di avviare riforme strutturali". "Dietro ci deve essere un progetto per il Paese anche sul fronte delle infrastrutture, del lavoro e dell'eliminazione delle diseguaglianze", ha spiegato il Presidente del Consiglio, affermando
Sulla ripartizione delle risorse, il Premier ha avvertito
"niente spese correnti, niente rivoli" e soprattutto facendo in modo che
"non sia sprecato un solo euro". "Ben vengano tutte le competizioni locali e territoriali - ha aggiunto - ma io ho un obbligo: portare a casa la partita".
Ecco le riforme prioritarie:Fra le riforme che il Governo ritiene più urgenti vi sono
Digitalizzazione ed innovazione, che implicano anche l'informatizzazione della pubblica amministrazione, il completamento della rete nazionale in fibra ottica e lo sviluppo della rete 5G.
Rivoluzione verde e transizione energetica sono altri due obiettivi selezionati, in armonia con il Green Deal europeo, e concernono la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici pubblici, la gestione integrata del ciclo delle acque, gli investimenti in economia circolare.
Poi c'è il grande capitolo delle
infrastrutture, dalle reti (tlc, energia ecc) alle
opere per la mobilità. Fra Queste anche il completamento della
TAV Torino-Lione.
L'istruzione e formazione è un altro tema importante del piano di riforme, a partire dalla sua digitalizzazione, per concentrarsi anche sulla lotta all'abbandono scolastico e sul cablaggio in fibra delle università. Cruciali anche le
politiche attive del lavoro e per l'occupazione giovanile.
E ancora
equità, inclusione sociale e territoriale e la grande sfida della
salute, un tema tornato in auge con il Covid-19 che ha evidenziato l'inadeguatezza delle strutture sanitarie ad affrontare potenziali choc.
Il Recovery non dimenticherà neanche una
riforma dell'Irpef, cui si fa brevemente cenno nelle linee guida.