(Teleborsa) - Realizzare
nanocristalli per
display ipertecnologici, ad esempio di smartphone, TV e realtà aumentata grazie a un nuovo metodo di “scrittura” laser diretta di nanoparticelle che consentirebbe di abbattere i costi di produzione dei singoli componenti. È quanto hanno realizzato e brevettato i ricercatori
ENEA del
Laboratorio Micro e Nanostrutture per la Fotonica del Centro Ricerche di Frascati, nell’ambito del progetto europeo
MILEDI che ha sviluppato micro-schermi auto insieme al
Centro Ricerche Fiat e all’azienda francese
MICROOLED che sviluppa microdisplay nel settore della realtà aumentata.
“L’innovazione può essere descritta immaginando un raggio laser con specifiche caratteristiche che ‘scrive’ su una superficie polimerica, opportunamente trattata, delle piccole aree colorate che vanno a formare i pixel. Questi consentono successivamente la formazione dei colori e delle immagini all’interno dei display”, spiega
Francesco Antolini, ricercatore ENEA e coordinatore del progetto.
La potenzialità della tecnica, e dei materiali ad essa associati, consiste nel poter ottenere delle aree colorate micrometriche di qualsivoglia forma modulando opportunamente solo i parametri
laser, ovvero la potenza e la frequenza dell’impulso, e mantenendo inalterata la formulazione chimica iniziale, sfruttando l’appropriata combinazione di
fotonica e
nanomateriali.
“Grazie alle proprietà ottiche delle
nanoparticelle e alla versatilità della tecnologia laser è pensabile di poter utilizzare i filtri convertitori in campi di applicazione della fotonica, che coinvolgono la manifattura di display, abbattendo i costi di produzione dei singoli componenti”, conclude Antolini.