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Redditi, allarme Confesercenti: "Effetto Covid -1.257 euro a famiglia"

Economia
Redditi, allarme Confesercenti: "Effetto Covid -1.257 euro a famiglia"
(Teleborsa) - La "tempesta Covid" avrà un impatto negativo sui redditi familiari quantificabile in media in -1.257 euro l’anno a famiglia, per un totale di 32 miliardi di euro di reddito annuale perso. E' quanto stima l'Ufficio economico di Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte su dati Istat, Svimez e SWG, ipotizzando che CIG, bonus e sostegni fiscali non basteranno per mettere al riparo gli italiani dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria.

"Le misure messe in campo dal Governo fino ad ora hanno evitato il peggio, ma è necessario continuare ad intervenire a sostegno delle imprese e delle famiglie”, commenta Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti, proponendo di "sostenere il tessuto produttivo, ottimizzando gli interventi a favore delle imprese" per poter "gestire questa fase transitoria".

Una crisi che colpisce le Regioni con diversa intensità

Il calo dei redditi - sottolinea Confesercenti - coinvolge tutto il territorio nazionale con intensità diversa: le perdite più consistenti in dell’Emilia-Romagna con 2.202 euro di reddito in meno a famiglia, ma sono penalizzate anche le Marche (-1.979 euro a famiglia), il Piemonte (-1.619 euro) e la Valle d’Aosta (-1.658 euro). Più resilienti la Puglia (-488 euro a famiglia) e la Liguria (-897 euro).

Gli autonomi sono i più colpiti

Guardando alle varie tipologie di lavoratori, come prevedibile, gli autonomi sono i più penalizzati con una perdita di reddito del -13% (-40 miliardi), seguiti dai dipendenti privati, che registrano un calo dell’11% (-62 miliardi), per una perdita totale di oltre 100 miliardi di euro.

Aiuti a pioggia non basteranno

A compensare il crollo, l’aumento dei trasferimenti di Stato, che quest’anno dovrebbero incidere positivamente sui redditi per circa 70 miliardi di euro per effetto di provvedimenti pre-Covid (Quota 100, Reddito di cittadinanza, aumenti previsti delle pensioni, incrementi contrattuali dei dipendenti pubblici), e ancora, Cig, bonus, redditi d’emergenza, crediti di imposta e gli altri sostegni introdotti per tamponare l’emergenza. Un fiume imponente di risorse che, però, non basta a ripianare completamente le perdite.

Italiani sempre più formiche

A causa del crollo dei redditi, gli italiani sono diventati ancora più formiche, aumentando il risparmio e praticando tagli draconiani alla spesa. A partire dal lockdown, la spesasi è ridotta di 2.304 euro in media a famiglia. Anche in questo caso, però, si evidenziano differenze regionali, più forti per Valle d’Aosta (-2.915), Veneto (-2.910 euro) e Toscana (-2.820).


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