(Teleborsa) - A fine 2019 le
risorse complessive detenute dalle
casse di
previdenza, a valore di mercato, sono risultate pari a
96 miliardi di euro. Tra il 2011 e il 2019 su base annuale la crescita media è stata del 7%, più marcata nei primi quattro anni (7,9% in media dal 2011 al 2014) rispetto al periodo successivo (6,2%). Dal 2011 le risorse del settore sono cresciute di 40 miliardi (da 55,7 agli attuali 96 miliardi).
È quanto evidenzia il "
Quadro di sintesi" dei dati relativi al patrimonio delle casse e alla loro gestione finanziaria realizzato dalla
Covip e presentato nella sede dell'autorità di vigilanza dal suo presidente
Mario Padula. A fronte dei valori riscontrati nell'aggregato permangono divergenze, anche ampie, nelle attività e nelle dinamiche di crescita delle singole casse: le cinque di dimensioni più grandi detengono il 73,8% dell'attivo totale.
Nella media dell'intero periodo, le prime quattro casse hanno mostrato tassi di crescita dell'attivo superiori a quello generale, variando dal 7,3% al 13,4% su base annua. A spiegare le diverse dimensioni dell'attivo, sottolinea il report, concorrono diversi fattori: oltre alle differenze tra i saldi previdenziali che dipendono dai regimi contributivi e prestazionali, a incidere anche le caratteristiche reddituali e socio-demografiche delle diverse platee di riferimento delle casse.
Nel 2019 il flusso complessivo dei
contributi al netto delle prestazioni si è attestato a
3,3 miliardi di euro rispetto ai 3,5 dell'anno precedente. A fronte di 10,7 miliardi (10,4 nel 2018) di
contributi incassati sono state erogate prestazioni per 7,4 miliardi (6,9 nel 2018).
Tra le singole casse nelle prime cinque si concentra l'
83,8% del saldo tra contributi e prestazioni, pari a
2,8 miliardi di euro.
Alla fine dello scorso anno il
risparmio previdenziale intermediato da casse di previdenza e fondi pensione ha raggiunto
281,1 miliardi di euro, il 15,7% del Pil: ai 96 miliardi di euro delle casse si aggiungono infatti i
185,1 miliardi dei
fondi.
Gli investimenti non domestici si attestano a 46,1 miliardi, corrispondenti al 48% del totale, 4,1 punti percentuali in più rispetto al 2018. Nell'ambito degli investimenti domestici, sottolinea il report, restano predominanti gli
investimenti immobiliari (18,5 miliardi, il 19,3% delle attività totali) e i
titoli di Stato (7,8 miliardi, l'8,1% delle attività totali).
Rispetto al 2018 l'incidenza sul totale delle attività per la componente immobiliare registra un calo del 2,2%, che è invece del 2,4% per i titoli di Stato. Gli investimenti domestici dei fondi pensione si attestano a 40,3 miliardi (un punto percentuale in meno rispetto all'anno precedente). Gli investimenti non domestici sono stati pari a 99 miliardi, il 65,9% dell'attivo netto, il 3,4 % in più rispetto al 2018.
Complessivamente al netto degli investimenti immobiliari e dei titoli di Stato, le risorse finanziarie destinate alle
imprese possono essere calcolate in 11,8 miliardi (9,8 nel 2018), così suddivisi: 6,6 (5,4 nel 2018) investiti dalle casse di previdenza e 5,2 (4,4 nel 2018) impiegati dai fondi pensione.