(Teleborsa) - Fissato ad oggi al
15 ottobre, il termine dello
stato di emergenza potrebbe essere di nuovo prorogato. Con la lenta ma progressiva risalita dei
contagi e la situazione più che
allarmante in Europa, sembra infatti sempre più probabile che il Governo decida di imboccare la strada del
prolungamento in modo da gestire eventuali
criticità che dovessero presentarsi nei mesi invernali con più
facilità. L'ipotesi al momento più
accreditata sembra essere quella di una
proroga fino alla fine dell'anno, quindi al
31 dicembre (opzione che l'esecutivo ha già provato a percorrere salvo poi dover ripiegare sulla data del 15 ottobre, in scia alle proteste delle opposizioni) o quella - meno probabile ma non da
escludere di una
mini-proroga, di
15 giorni-un mese. La decisione avrà ovviamente conseguenze dirette sulle altre misure in particolare sul
tema di mobilità e lavoro. Con la scadenza del 15 ottobre ad esempio terminerebbe la procedura semplificata che consente ai datori di lavoro di decidere unilateralmente per l’adozione del lavoro agile. Dal
16 ottobre, in assenza di altri interventi, lo
smart working tornerebbe ad essere disciplinato dalla della legge 81 del 2017 che prevede di dover stipulare l’accordo individuale con il
singolo lavoratore.La Ministra del lavoro
Nunzia Catalfo è già al lavoro, insieme alle
parti sociali. L'obiettivo dichiarato è modificare il meccanismo esclusivo dell’accordo individuale tra l’azienda e il singolo lavoratore, rimandando alla contrattazione collettiva, tramite cioè accordi di livello nazionale.
Intanto,
semaforo verde allo
smart working, (ri)scoperto durante la pandemia, con "
adeguati strumenti di formazione e di consulenza-accompagnamento sui comportamenti delle persone e del 'management', sulle tecnologie e anche sugli spazi di lavoro", così come "è necessaria anche un'attenzione alle esigenze specifiche di cui le persone che si approcciano allo smart working sono portatrici: 'in primis', la necessità di conciliare davvero le esigenze lavorative con quelle personali e familiari". Lo dice il Presidente dell
'Enpap (la Cassa previdenziale degli psicologi liberi professionisti)
Felice Damiano Torricelli, alla guida di un tavolo tecnico che l'Ente ha voluto in merito alla sicurezza sul lavoro.