(Teleborsa) - Si scrive
Brexit, si legge
caos. La strada che dovrebbe portare alla fine del
divorzio più lungo della storia è, infatti,
lastricata di colpi di scena mentre si cerca di rilanciare la difficile
partita negoziale tra
Londra e Bruxelles sulle
relazioni future, alla
problematica ricerca d'un accordo di
libero scambio in extremis.
Compito arduo che spetterà al Primo Ministro britannico Boris Johnson e alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, come ha confermato un portavoce di
Downing Street, annunciando una conversazione fra i due, il primo colloquio diretto da giugno, per domani, sabato pomeriggio 3 ottobre. Dopo, dunque, la conclusione oggi della tornata in corso a
Bruxelles delle trattative
"tecniche" fra i team guidati dai capi negoziatori.
L'obiettivo è "
fare il punto" e provare a delineare "
i prossimi passi" per tentare di arrivare a una svolta dopo mesi di stallo su alcuni punti cruciali: la
pesca, gli
aiuti di Stato e soprattutto l'allineamento normativo (Level Playing Field) preteso dall
'UE contro ipotetici rischi di concorrenza sleale, ma respinto dal
Governo Tory come un
meccanismo incompatibile con la ritrovata sovranità del Regno ed estraneo a ogni altro trattato di
libero scambio internazionale. Sul
negoziato pesa anche la polemica sulla legge nazionale (Internal Market Bill) messa in cantiere da
Boris Johnson per riservare al Regno Unito il diritto di violare parte delle intese di divorzio già firmate con Bruxelles (in particolare sullo status doganale dell'Irlanda del Nord) in caso di No Deal commerciale. Una mossa che gettato ulteriore benzina sul fuoco mai spento che minaccia di aggirare il diritto internazionale, contro cui l'Ue ha formalizzato ieri un'azione legale pur senza interrompere i colloqui Barnier-Frost.
Con il Regno Unito "vogliamo un accordo, perché crediamo che sia meglio averlo come vicini: soprattutto in questi tempi segnati dal cororavirus è meglio avere un
accordo, ma non ad ogni prezzo". Dice, intanto, la Presidente della Commissione europea Ursula
von der Leyen alla fine del Consiglio europeo a Bruxelles rispondendo alle domande dei giornalisti e confermando che domani avrà una
videoconferenza con il Premier britannico
Boris Johnson. "Finché le trattative" sulla Brexit "sono in corso
rimango ottimista, ma ovviamente non posso dirvi che c'è stata una svolta, i prossimi giorni saranno una fase cruciale". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del Consiglio europeo straordinario. "Devo ammettere che questo è un
momento molto amaro" nei negoziati con il Regno Unito, ha detto Merkel, aggiungendo che "molto sarà determinato da ciò che la Gran Bretagna vuole e da ciò che la Gran Bretagna non vuole. Spetta alla
Gran Bretagna decidere liberamente". (Foto: Neil Hall / Ansa)