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ANCAL, Gogliettino: "Commercialisti intermediari strategici per il rilancio dell’occupazione"

Lo afferma il segretario generale dell’Associazione Nazionale Commercialisti Area Lavoro presentando il forum di Ischia

Economia
ANCAL, Gogliettino: "Commercialisti intermediari strategici per il rilancio dell’occupazione"
(Teleborsa) - "La pandemia da Covid19 ha messo in evidenza la necessità, e dunque la strategicità, di una enfatizzazione delle politiche attive del lavoro che, in una logica preventiva e curativa, possono ricoprire un ruolo fondamentale per garantire non solo la tenuta dei livelli occupazionali, ma pure l’occupabilità di soggetti particolarmente deboli". È quanto ha affermato Gian Piero Gogliettino, segretario generale dell'Ancal (Associazione Nazionale Commercialisti Area Lavoro) presentando il forum del prossimo giovedì 08 ottobre a Ischia. All'incontro interverranno Pierpaolo Bombardieri (Segretario generale Uil), Tania Scacchetti (Segretaria confederale Cgil), Luigi Sbarra (Segretario generale aggiunto Cisl), Massimo Garavaglia (Lega), Piero De Luca (Pd), Maria Giovanna De Vivo (Direttore Inps Campania), Daniele Leone (Direttore Inail Campania), Renato Pingue (Direttore Ispettorato Interregionale Sud Italia), Filippo Pagano (Dirigente direzione centrale Entrate Inps), Michele Raccuglia (Responsabile Anpal Servizi Area Sud) e Francesco Franco (presidente Fonditalia).



"L'emergenza epidemiologica in corso ha messo in crisi non solo il nostro sistema sanitario, ma pure la stabilità dei posti di lavoro, già particolarmente debole per il nostro Paese. Pur apprezzando il notevole sforzo finanziario messo in atto dal Governo per assicurare un minimo di continuità salariale ai lavoratori sospesi ovvero in riduzione di orario – continua Gogliettino –, non possiamo sottacere le rilevanti criticità in termini di efficacia dell’intervento, lamentando in particolare notevoli ritardi rispetto alla liquidazione dell'ammortizzatore sociale". Per questo secondo il segretario generale dell'Ancal "è necessario un cambio di passo, non solo di stampo assistenziale, che da un lato sappia coniugare semplificazione delle procedure e allargamento strutturale dei destinatari degli strumenti a sostegno del reddito, dall'altro, in chiave prospettica, metta gli stessi ammortizzatori sociali in correlazione sempre più marcata con le politiche attive del lavoro".

In sostanza, per Gogliettino, "se si vogliono massimizzare gli effetti delle stesse misure attive con l'obiettivo pubblicistico del rafforzamento del matching tra domanda e offerta di lavoro, bisogna ampliare la cerchia dei soggetti privati deputati ad assicurare i servizi per il lavoro, nell'ottica della sussidiarietà, coinvolgendo anche la comunità dei commercialisti, già individuati dal legislatore come intermediari qualificati nella consulenza del lavoro. Purtuttavia – conclude il segretario – è del tutto evidente che le politiche del lavoro da sole non bastano; rappresentano una misura necessaria, ma non sufficiente a generare buona e solida occupazione. Bisogna intervenire con ingenti risorse per favorire gli investimenti, sia pubblici che privati, attraverso una politica industriale mirata e fiscale di vantaggio, tali da generare una crescita della domanda interna, dei consumi e, pertanto, del PIL".
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