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Vendita Borsa Italiana, Jerusalmi: "Pronti ad avviare nuova fase della nostra storia"

La vendita ad Euronext getta le basi per il futuro mercato unico e sancisce il rientro di investitori italiani nel capitale

Finanza
Vendita Borsa Italiana, Jerusalmi: "Pronti ad avviare nuova fase della nostra storia"
(Teleborsa) - "Abbiamo instaurato una relazione lunga e di successo con LSEG, che ha consentito di sviluppare la nostra attività negli ultimi 12 anni. Non vediamo l'ora di intraprendere la prossima fase della nostra storia, lavorando in partnership con Euronext, CDP Equity e Intesa Sanpaolo, per sviluppare ulteriormente il nostro business e contribuire allo sviluppo dei mercati dei capitali europei ".

Con queste parole il CEO di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, ha commentato la transazione che porterà Borsa Italiana all'interno della grande famiglia Euronext, una piattaforma di mercato federale in cui confluiscono molti mercati, fra cui le Borse di Parigi, Bruxelles ed Amsterdam.

Una operazione cui partecipano anche investitori italiani di grande profilo, come CDP e Intesa Sanpaolo, e che tende, secondo le aspirazioni del governo italiano, alla futura nascita di un mercato unico europeo della finanza.

La vendita di Borsa SpA chiude una collaborazione di 12 anni con la City di Londra, un rapporto che ha arricchito e sviluppato il mercato, rappresentando una vetrina per il Made in Italy e le PMI Italiane, che si sono fatte conoscere nel panorama internazionale.

Commentando la vendita di Borsa Italiana, motivata dai vincoli antitrust emersi con l'acquisizione di Refinitiv, il Ceo di LSEG, David Schwimmer, ha sottolineato che "il gruppo Borsa Italiana ha svolto un ruolo importante nella storia di LSEG". "Siamo fiduciosi - ha aggiunto - che continuerà a svilupparsi con successo e contribuirà all'economia italiana e ai mercati dei capitali europei sotto la proprietà di Euronext".

La transazione con la cordata Euronext-CDP-Intesa Sanpaolo è molto conveniente per la borsa londinese, perché valorizza il mercato italiano oltre 4,3 miliardi di euro, al di sopra dei 3,3-3,7 miliardi inizialmente ipotizzati ed agli 1,6 miliardi cui era stata rilevata da LSEG. Il prezzo, fra l'altro, rappresenta un multiplo pari a 16,7 volte l’Ebitda rettificato del 2019.

"CDP contribuisce a portare Piazza Affari all'interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani", ha commentato l'Ad di CDP, Fabrizio Palermo, aggiungendo che il mercato italiano diventerà "centrale nel sistema Euronext, nel quale l’Italia rappresenterà il mercato più rilevante, assumendo un ruolo di riferimento a livello continentale".

Il Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini, ha ricordato che Borsa Italiana è "un’infrastruttura strategica" per il Paese e l'operazione " farà nascere un gruppo leader a livello continentale", che può rappresentare "il primo nucleo di un compiuto mercato europeo dei capitali".

Il Gruppo Borsa Italiana - ha assicurato il Ceo di Euronext, Stephane Boujnah - "manterrà la propria identità e integrità all'interno del modello federale di Euronext" e l'aggregazione "creerà le fondamenta dell'Unione dei mercati dei capitali in Europa".

Con oltre duecento anni di storia alle spalle ed un ventennio dalla privatizzazione, Borsa Italiana è uno dei mercati europei che offre le maggiori prospettive di crescita e rappresenta in termini di capitalizzazione (688 miliardi nel 2008) più di un terzo del PIL italiano. Dal 2007 era parte di London Stocks Exchange, che l'aveva rilevata battendo i concorrenti di allora Deutsche Boerse e la stessa Euronext. La Brexit ha indubbiamente complicato la posizione di Borsa SpA, che si sarebbe trovata "finanziariamente" fuori dal Blocco europeo, ma la vendita è stata motivata da ragioni antitrust dopo l'acquisto della piattaforma Refinitive.

Lo scorso anno, Borsa Italiana aveva ricevuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale aveva messo il punto sull'importanza della finanza per la ripresa dell'Italia. "La ripartenza del nostro sistema economico - aveva affermato - non può prescindere dal sistema finanziario che è in grado di aiutare le imprese a raccogliere i capitali per la crescita per gli investimenti pubblici necessari all’Italia".

Qualche mese prima, ad inizio 2019, anche il Premier Conte aveva visitato Piazza Affari. "Non possiamo che augurarci di avere sempre una forte capacità di attrarre capitali. La Borsa testimonia la capacita' di attrarre le aziende", aveva affermato in quell'occasione.




(Foto: © Luca Ponti | 123RF)
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