(Teleborsa) -
La banca centrale cinese interviene sul mercato dei cambi per frenare la
corsa dello Yuan. La valuta cinese, infatti si è apprezzata molto rispetto al dollaro, che continua a mostrare segni di debolezza a causa delle politiche espansive della Fed.
La
People’s Bank of China (PBOC), in particolare, è intervenuta con un
taglio delle riserve richieste alle banche per fronteggiare il rischio relativo ai
contratti forward sul Forex, riducendole
a zero dal 20%. In precedenza, infatti, le banche avevano l'obbligo accantonare il 20% delle loro riserve per fronteggiare i rischi legati ad alcuni contratti a termine su cambi, mentre
da oggi 12 ottobre 2020 questo obbligo è saltato, rendendo quindi possibili contratti short sullo Yuan.
La valuta cinese
si è apprezzata molto nell'ultimo trimestre, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi 12 anni nei confronti del biglietto verde.
La banca centrale ha assicurato che "continuerà a garantire la flessibilità del tasso di cambio del RMB (renminbi) e a stabilizzare le aspettative di mercato, in modo da mantenere il tasso di cambio essenzialmente stabile a un livello di equilibrio flessibile".