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NaDEF, audizione di Gualtieri: "Contenere virus per limitare ricadute negative"

Entrate meglio del previsto, grazie a contribuenti

Economia, Politica
NaDEF, audizione di Gualtieri: "Contenere virus per limitare ricadute negative"
(Teleborsa) - "La vera sfida che dobbiamo affrontare perchè queste stime possano essere confermate o ancor meglio sorpassate consiste nel contenimento del virus". Lo ha detto il Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sul DEF in Parlamento, sottolineando che l'efficacia delle misure di contenimento "consentiranno di limitare le ricadute negative sull'attività economia".

Le entrate "vanno meglio del previsto" e "voglio ringraziare quei contribuenti che anche nei mesi peggiori della pandemia hanno continuato a versare i propri oneri fiscali e contributivi anche se avevano diritto alla sospensione", ha detto il Titolare del Tesoro.

Il Governo punta sugli investimenti che verranno "migliorati in termini quantitativi e qualitativi". Questi interventi nell'arco temporale 2021-23, ha sottolineato Gualtieri, "seguiranno un trend crescente che li porteRà dal 2,3% al 4%" del PIL e "consentiranno di riportare gli investimenti a livelli superiori precedenti al 2008 e alla media UE".

Centrale anche "un'ampia riforma fiscale nel triennio 2021-2023 che sarà introdotta con una legge delega che si legherà all'altra riforma che vogliamo adottare già dal 2021 e che stiamo approfondendo, ovvero la legge delega che riguarda l'assegno unico universale per i figli"

Orizzonte triennale, dunque, per la riforma "composta di vari moduli" ma il "modulo della riforma dell'Irpef vogliamo sia operativo dal primo gennaio 2022".

Gualtieri ha poi anticipato che il Governo "sta riflettendo sull'ulteriore prolungamento della moratoria sui crediti che al momento scade il 31 gennaio e "stiamo valutando con la Commissione europea cosa del Temporary Framework verrà prorogato il prossimo anno".

Il quadro programmatico delineato sul PIL nel triennio "consentirà di ritornare a livelli pre Covid nel terzo trimestre 2022: si tratta di stime piuttosto prudenti e basate su un moltiplicatore contenuto e che non considerano l'impatto delle riforme che saranno adottate nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR) nè l'impatto favorevole sul costo medio del debito, attualmente in corso ma non stimata".
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