(Teleborsa) - La "richiesta di scostamento che il Governo ha presentato è coerente con la conferma da parte della Commissione della General Escape Clause", cioè la sospensione temporanea del Patto di Stabilità,
"anche per il 2021". Lo ha detto il Ministro dell'Economia
Roberto Gualtieri in audizione sulla
NaDEF davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato precisando che "l'insieme delle misure contenute nella legge di Bilancio determinerà nel 2021 un'espansione fiscale valutabile in 1,3 punti percentuali di PIL, circa
24 miliardi, che porteranno l'obiettivo di deficit al 7%. Tale espansione si andrà successivamente riducendo nel 2022 per consentire una graduale riduzione del deficit, puntando ad un miglioramento del
saldo di bilancio nel 2023".
La scelta di far ricorso all'indebitamento, prosegue il Titolare del Tesoro, è
"una scelta corretta di politica economica" "condivisa" dalla Commissione europea e dai principali organismi internazionali. Ma "ovviamente questo va collocato in una strategia di medio termine che deve avere tra i suoi obiettivi quello della
riduzione del debito" (dal 158% quest'anno al 151,5% nel 2023).
"Si tratta - ha puntualizzato - di una
riduzione maggiore di quella prevista nelle stime tendenziali, che però non dipende dal ricorso a manovre di consolidamento monstre da
realizzare negli anni a venire". Il Governo, ha ribadito, definisce una "traiettoria di diminuzione che a differenza di altri casi nel passato riteniamo particolarmente credibile perchè non basata su una promessa di una
gigantesca correzione di bilancio da realizzare sul lato delle entrate o della spesa o delle clausole di salvaguardia" ma invece su "un
percorso sostenibile anche politicamente". "Questa sfida non va sottovalutata", è "importante per tutto il sistema Paese ed è una opportunità che non si
ripeterà una seconda volta", ha concluso.
Parlando di
PIL, "il nostro
-9% - aggiunge Gualtieri - si basa su una riduzione della crescita nel
quarto trimestre e quindi già sconta un
aumento dei contagi che noi davamo per scontato in autunno. Nello scenario peggiore è incorporato un aumento molto forte dei contagi con restrizioni in Europa molto marcate che oggi non è
lo scenario più probabile"."Per quanto riguarda gli anni successivi, la previsione macroeconomica continua ad assumere che la distribuzione di uno o piu' vaccini inizi entro il primo trimestre del 2021 e che a metà anno la disponibilità di nuove terapie e vaccini sia tale da consentire al Governo di allentare la gran parte, se non tutte, le
misure restrittive".