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Lavoro, effetto Covid: crollano assunzioni

Ma a luglio contrazione rallenta: la fotografia dell'Osservatorio sul Precariato INPS

Economia
Lavoro, effetto Covid: crollano assunzioni
(Teleborsa) - Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi sette mesi del 2020 sono state 2.919.000. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione è stata molto forte (-38%) per effetto dell'emergenza legata alla pandemia Covid-19 e delle conseguenti restrizioni (obbligo di chiusura delle attività non essenziali) nonchè della più generale caduta della produzione e dei consumi. E' quanto emerge dall'Osservatorio sul Precariato diffuso dall'Inps sottolineando che "Tale contrazione, particolarmente negativa nel mese di aprile (-83%), risulta progressivamente attenuarsi fino a luglio (- 20%)".



Il calo - si legge - ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando però particolarmente accentuato per le assunzioni con contratti di lavoro a termine (intermittenti, somministrati, a tempo determinato).

Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-luglio 2020 sono risultate 302.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-33%; - 41% per il mese di luglio); riguardo tale flessione è però da ricordare che, nel corso del 2019, il volume delle trasformazioni era risultato eccezionalmente elevato anche per effetto dell’impatto delle modifiche normative dovute al “Decreto dignità”. Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano complessivamente per il periodo gennaio-luglio 2020 ancora in crescita (+10%).

Le cessazioni nel complesso sono state 2.808.000, in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-23%). Tale diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel periodo marzo-luglio (-39%) per effetto anche dell’introduzione il 17 marzo (DL "CuraItalia") e la successiva riconferma (DL "Rilancio") del divieto di licenziamento per
ragioni economiche.

Nel periodo gennaio-luglio 2020 - chiarisce l'Istituto - 45.535 rapporti di lavoro (25.213 assunzioni e 20.322 trasformazioni a tempo indeterminato) hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni, valore in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-34%). I rapporti incentivati costituiscono il 5% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a luglio è di poco superiore alle 16.000 unità (in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2019, -17%); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 284 euro.

Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia - scrive ancora l'Inps - a luglio 2020 risultano circa 220.000, in aumento del 3.200% rispetto allo stesso mese del 2019, crescita da riferirsi essenzialmente all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dall’articolo 23 comma 8 del Dl Cura Italia, il cui pagamento è effettuato con i titoli del libretto famiglia; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 620 euro.
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