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Recovery Fund, Cao (Saipem): abbiamo presentato progetti per transizione energetica

Pronti a "mettere a disposizione dell’Italia la nostra esperienza e competenza"

Economia, Energia
Recovery Fund, Cao (Saipem): abbiamo presentato progetti per transizione energetica
(Teleborsa) - "I progetti che Saipem ha presentato nell’ambito di Next Generation EU, il recovery fund predisposto dalla Commissione europea per sostenere i paesi più colpiti dalla crisi, vanno nella direzione della transizione energetica e dell’utilizzo sempre maggiore delle fonti rinnovabili, a beneficio del nostro paese e per il contrasto al cambiamento climatico". Così Stefano Cao, Amministratore Delegato di Saipem - nel corso del suo intervento al webinar "Next Generation Eu – Edizione Speciale" sulla piattaforma di discussione "Italia 2021 - Competenze per riavviare il futuro" a promossa da PwC Italia in media partnership con Sky - sottolineando che il Gruppo è pronto a "mettere a disposizione dell’Italia la nostra esperienza e competenza: il 95% dei nostri progetti è all’estero, dove coinvolgiamo la catena del valore italiana, ma ci piacerebbe lavorare di più anche nel nostro Paese".

"Il primo progetto – ha spiegato – riguarda lo sviluppo della value chain innovativa del CCSU (Carbon Capture Utilization and Storage), che prevede la cattura della CO2 dall’industria dell’Oil&Gas e da quelle energivore e la sua riutilizzazione o stoccaggio in riserve esaurite sia in mare che a terra. Un progetto fondamentale in termini di decarbonizzazione che richiede un alto livello di specializzazione e di competenza tecnologica di cui Saipem dispone in virtù dell’ampia esperienza in questo settore. Negli anni abbiamo progettato più di 70 impianti di cattura di CO2 e oltre 40 impianti per la trasformazione in urea, abbiamo realizzato oltre 130 mila km di pipeline e sealine per il trasporto del gas e perforato più di 7000 pozzi sia a terra che a mare e abbiamo i relativi assets di proprietà. Di recente, inoltre, abbiamo realizzato un impianto di stoccaggio gas a Cornegliano Laudense. Il secondo progetto prevede la creazione di sistemi integrati di energia che nascono dalla combinazione di più tecnologie, creando un valore green e contribuendo alla decarbonizzazione del Paese, attraverso lo sviluppo di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nei poli energetici situati nell’Adriatico, a Ravenna, e in Sardegna".

INFRASTRUTTURE AL CENTRO - E ha concluso: "Siamo stati, inoltre, invitati dalla commissione di esperti appositamente costituita a illustrare il nostro progetto di attraversamento dello Stretto di Messina mediante un tunnel galleggiante sommerso. È un progetto che non rientra nell’ambito del Next Generation EU che, tuttavia, ritengo sia importante citare per condividere quelle che sono le competenze in ambito sottomarino e nelle infrastrutture che Saipem intende mettere a disposizione e a beneficio del Paese. Negli ultimi anni Saipem ha partecipato a diversi progetti per la costruzione delle ferrovie ad Alta Velocità Milano-Bologna e Treviglio-Brescia e, di recente, abbiamo inaugurato l’inizio dei lavori per la tratta Brescia-Verona. Le infrastrutture sono un tema essenziale di sviluppo per il futuro. Il tunnel è un progetto ambizioso che va nella direzione di un trasporto più competitivo e sostenibile, con l’obiettivo di fare sistema, integrare territori e valorizzare l'indotto e le filiere nazionali per il rilancio dell'economia nell'era post Covid".

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