(Teleborsa) - A settembre i
prestiti al
settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai
bilanci bancari, sono cresciuti del 3,8% sui dodici mesi (3,6% in agosto). Nello stesso mese i prestiti alle
famiglie sono aumentati del 2% sui dodici mesi (1,9% in agosto) mentre quelli alle
società non finanziarie sono aumentati del 6,8% (6% nel mese
precedente).
Sono alcuni dei dati contenuti nella pubblicazione mensile della Banca d'Italia "Banca e moneta: serie nazionali". I
depositi del settore privato sono cresciuti dell’8,3% sui dodici mesi (contro il 7,1% in agosto), mentre la
raccolta obbligazionaria è diminuita del 5,9% sullo stesso periodo dell’anno precedente (-6,3% in agosto). Le
sofferenze sono diminuite del 14,2% sui dodici mesi (in agosto la riduzione era stata del 14,7%). La variazione, si legge nel documento, può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.
Sempre a settembre i
tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese
accessorie, si sono collocati all’1,61% (1,67% in agosto), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,89% (7,82% nel mese precedente).
I tassi di interesse sui
nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,31% (1,15% in agosto), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,71%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,98%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,33% (0,34% in agosto).