(Teleborsa) -
Cattolica Assicurazioni chiude i primi nove mesi dell'anno con un
utile adjusted di 116 milioni, in crescita del 21% rispetto al'anno precedente, nonostante diverse svalutazioni. L’utile netto di Gruppo si attesta a 42 milioni, in calo rispetto agli 84 milioni del 2019, a causa dell’impairment sul goodwill rilevato nel primo semestre (-61 milioni).
"I risultati dei primi nove mesi dell’anno confermano la solidità del Gruppo Cattolica Assicurazioni anche di fronte a un contesto di mercato, sociale ed economico eccezionale", ha sottolineato Atanasio Pantarrotas, Vicedirettore Generale e Chief Financial Officer del Gruppo, ricordando "alla fine del mese di ottobre è stato eseguito l’aumento di capitale da 300 milioni di euro riservato a
Generali, passo fondamentale per l’avvio della partnership con il Gruppo che ci permetterà di generare nel tempo ulteriore valore per i nostri stakeholder".
La
raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto Danni e Vita
cala del 17,3% a 4.124 milioni, prevalentemente a seguito del periodo di lockdown. Nel business
Danni diretto si riscontra una flessione del 2,6% dovuta all’Auto. Il calo della raccolta
Vita è pari al 24%. Il
risultato operativo segna un deciso
incremento del 37,5% a 297 milioni, portando il RoE operativo al 10%.
L’indice
Solvency II del Gruppo al 30 settembre 2020
è pari al 161%. Il ratio, calcolato secondo la Standard Formula con utilizzo dei Group Specific Parameters (GSP), risulta in netto recupero rispetto al livello del trimestre precedente (141%).
Alla luce del solido andamento del risultato operativo, Cattolica
conferma la guidance indicata in data 6 febbraio 2020 e successivamente ribadita con i risultati del primo e secondo trimestre. Pertanto, la previsione del
Risultato Operativo per il corrente esercizio è compresa
tra 350 e 375 milioni di euro.