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Da riforma ammortizzatori sociali a politiche attive, Governo-Sindacati a lavoro

Economia
Da riforma ammortizzatori sociali a politiche attive, Governo-Sindacati a lavoro
(Teleborsa) - E' in programma il prossimo 12 novembre un nuovo meeting tra il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e Cgil, Cisl e Uil. Un incontro tecnico che avrà luogo nel tardo pomeriggio e che avrà al centro gli interventi di politiche attive che troveranno spazio nella prossima Legge di Bilancio. La decisione è arrivata oggi al termine del primo round governo-sindacati che aveva al centro anche la riforma degli ammortizzatori sociali.

"Sulla Naspi l'intenzione è di effettuare un intervento strutturale all'interno della riforma complessiva degli ammortizzatori e in attesa, un intervento in legge di bilancio". E' il ministro del Lavoro a dettagliare così ai leader di Cgil, Cisl e Uil, secondo fonti sindacali, il percorso cui starebbe pensando il Governo. E tra gli interventi cui mettere mano anche una eventuale "eliminazione del decalage", dice ancora il Ministro, "collegandola strettamente a percorsi di formazione e di accrescimento delle competenze, con una condizionalità stringente in modo tale che anche il lavoratore sia incentivato a frequentare questi percorsi", spiega ancora al tavolo.

"Togliamo il decalage - avrebbe spiegato ancora ai sindacati - rendendo obbligatorio il passaggio attraverso un percorso di formazione. Questo ci potrebbe consentire di avere un lavoratore più competente e di collegarlo anche a finanziamenti europei che riguardano strettamente la formazione le politiche attive del lavoro". Allo studio del Governo anche "una proposta di staffetta generazionale" collegando un nuovo ingresso al part-time del lavoratore anziano cui riconoscere i contributi figurativi o un'indennità. "Stiamo studiando una formula ", aggiunge ancora Catalfo. L'obiettivo, dice ancora, "è di avere uno strumento non solo per le grandi aziende ma anche uno strumento utilizzabile delle piccole, piccolissime e micro imprese".

Politiche attive e riforma degli ammortizzatori devono stare insieme, è importante che vadano nella stessa direzione. Ma il lavoro non si crea solo con le politiche attive: servono investimenti pubblici e privati per generare nuova e buona occupazione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine del tavolo di oggi.

''Occorre - sottolinea - una riforma degli ammortizzatori che costruisca un sistema universale, solidale, inclusivo su base assicurativa e che garantisca in breve tempo le prestazioni ai lavoratori. Inoltre, va aperta una discussione sul rafforzamento delle politiche attive a partire da alcune misure che possono essere inserite subito nella legge di Bilancio''.

"Chiediamo al Governo di avviare un confronto al livello europeo per ottenere la riconferma e il rifinanziamento del programma Sure". Questa la richiesta del Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

Il leader della Uil, in particolare, ha sottolineato la necessità ''di dare più spazio ai contratti di solidarietà, valutando i vantaggi, anche in termini di costi, nell'uso di questo strumento e nell'ottica di una riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, per evitare i licenziamenti. Dobbiamo dare, comunque, copertura a tutti i lavoratori e a tutti i lavori, coniugando il principio assicurativo con quello di solidarietà", spiega.
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