(Teleborsa) - Un percorso lungo sei anni, ma la
Oil and Gas Climate Initiative (OGCI) è oggi
più conosciuta e consente ai suoi membri di presentare obiettivi e risultati, mantenendo una
reputazione solida che più fare la differenza nel settore dell'energia.
Lo ha affermato il
Ceo di Eni, Claudio Descalzi, intervenendo alla conferenza ADIPEC Virtual 2020, sul tema "The Oil and gas climate initiative: accelerating the industry response to climate change".
Eni è fra i membri fondatori dell'OGCI, una organizzazione fondata nel 2015 dai Ceo delle delle maggiori compagnie petrolifere, che oggi ha raggiunto il numero di 12 membri, rappresentativi di almeno il 30% della produzione mondiale.
Il numero uno di Eni ha parlato anche dell'importanza del
coordinamento dell'OGCI, spiegando che rappresenta un momento di confronto e punta ad
"accelerare la riduzione delle emissioni di CO2". "Tutte le aziende che ne fanno parte hanno la loro, strategia ma altrettanto importante è la cooperazione, per rafforzare l’efficienza energetica e la qualità del prodotto", ha sottolineato.
In merito alla direzione del cambiamento, Descalzi ha affermato "è ormai chiaro che non ci si può focalizzare su un solo tipo di energia", aggiungendo che dopo la pandemia "sarà
fondamentale accelerare gli investimenti nelle rinnovabili e dare nuovo slancio alla transizione energetica".
Il
nuovo modello proposto - ha spiegato - prevede l'offerta di
tre categorie di prodotti completamente decarbonizzati: green, blue e bio e l’obiettivo di Eni di raggiungere 20 milioni di clienti offrendo questi prodotti.