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Coronavirus, tra oggi e domani le nuove indicazioni sulle Regioni: in quattro a rischio stretta

La Campania è al centro dell'attenzione, ma preoccupano anche Emilia Romagna, Friuli e Veneto. La maggioranza a lavoro anche su un decreto Ristori ter.

Economia, Salute e benessere
Coronavirus, tra oggi e domani le nuove indicazioni sulle Regioni: in quattro a rischio stretta
(Teleborsa) - Il meccanismo delle fasce resta in piedi, prima del weekend le indicazioni sulle Regioni che cambieranno colore insieme a un probabile Ristori ter a sostegno delle attività che verranno coinvolte nel decreto.



È quanto è emerso dal vertice di maggioranza con i cai delegazione dei partiti di ieri con il Governo rappresentato dal presidente del Consiglio e i ministri Boccia e Fraccaro. Sul tavolo anche il dossier Campania dopo le polemiche dei giorni scorsi: la Regione resta ancora in zona gialla nonostante gli allarmi dal territorio, ma una svolta è attesa a breve ed è stata indicata dallo stesso presidente Conte. Tra le ipotesi oltre al rafforzamento della presenza della Protezione Civile per aumentare i presidi anti-Covid e alleggerire così la pressione sugli ospedali soprattutto nell'Area di Napoli, anche l'impiego dell'esercito.

Sotto la lente di ingrandimento del Governo questa settimana sono finite anche le situazioni epidemiologiche di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Gli ultimi dati sui contagi sono già al Ministero della Salute e prima del fine settimana è attesa la procedura di valutazione in base ai 21 parametri che indicherà gli eventuali passaggi a regimi di restrizioni anti Covid più severi.

Maggioranza al lavoro anche sul terzo decreto Ristori da affiancare al fondo da 400 milioni inserito nel Ristori bis e destinato proprio ai cambi di colore delle Regioni. Oggi è atteso un nuovo vertice a tal riguardo anche con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Per le coperture si guarda agli avanzi di Bilancio ma sul tavolo resta la possibilità di chiedere un nuovo scostamento. A confermarlo anche il ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico D’Incà: "se fosse necessario un nuovo scostamento di bilancio, il Governo sarà pronto, perché in questo momento la priorità è non lasciare indietro nessuno“.
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