(Teleborsa) - Mentre il Governo è impegnato a fronteggiare la
seconda ondata della
pandemia, sono tanti i
dossier, in cerca da tempo di una soluzione, sul tavolo del Premier Giuseppe Conte.
Ex Ilva in testa.
"Mancano poco più di due settimane al 30 novembre, data entro la quale ArcelorMittal e i commissari di Ilva in Amministrazione straordinaria dovranno sottoscrivere un nuovo contratto di investimento, così come stabilito nell'accordo di modifica del contratto di affitto del 4 marzo 2020. Sono trascorsi otto mesi di drammatica attesa che, uniti a un ulteriore periodo dalla sottoscrizione dell'accordo sindacale del 6 settembre 2018, rendono la situazione ormai insostenibile". Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm che conferma per domani un tavolo con i
Ministri Patuanelli, Gualtieri e Catalfo."L'incontro di domani alla presenza dei tre Ministri che hanno
accolto tempestivamente il nostro grido di allarme - aggiunge il leader sindacale - non potrà concludersi con un nulla di fatto. Se da un lato, infatti, abbiamo accolto positivamente la convocazione dell'incontro, dall'altro e a maggior ragione vogliamo conoscere quali sono i
termini dell'intesa".
"Ci aspettiamo - continua - la
riconferma dell'unico piano industriale, la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, la riconferma degli investimenti tecnologici e quelli ambientali. La tensione che si è accumulata di giorno in giorno all'interno degli stabilimenti è palpabile e può sfociare in azioni ormai ingovernabili. I Ministri devono sapere, infatti, che noi non saremo più in grado di controllare la disperazione dei lavoratori
se non avremo risposte certe"."Basta incontri interlocutori. Domani ci aspettiamo
soluzioni concrete per i 20mila lavoratori ex Ilva", conclude Palombella.