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Veicoli commerciali, Unrae: mercato recupera a ottobre ma bilancio 10 mesi resta pesante

Quasi metà dei veicoli in circolazione è ancora inferiore alla normativa Euro 4

Economia
Veicoli commerciali, Unrae: mercato recupera a ottobre ma bilancio 10 mesi resta pesante
(Teleborsa) - Dopo la drammatica flessione del primo semestre, in calo del 36%, le consegne rimandate durante il lockdown hanno portato il mercato dei veicoli commerciali al segno positivo, con un trend di recupero anche in ottobre:+9,6%. Tuttavia - spiega il Centro Studi e Statistiche UNRAE - nel consolidato dei 10 mesi la flessione rimane molto pesante.

Per il mese di ottobre, le stime elaborate dall’Associazione delle Case automobilistiche estere, evidenziano immatricolazioni pari a 18.850 autocarri con ptt fino a 3,5t, rispetto ai 17.201 dello stesso periodo 2019. Nei primi 10 mesi di quest’anno il mercato perde circa 28.000 veicoli da lavoro, segnando una pesante contrazione del 18,3% a 124.330 unità complessivamente immatricolate (152.100 nel gennaio-ottobre 2019).

"Le criticità di natura economico-sanitaria che gravano sullo scenario fanno prospettare spunti di ripresa molto contenuta per la parte finale dell’anno - afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE -. Il mercato dei veicoli commerciali dovrebbe, infatti, registrare a fine 2020 un forte calo del 14%, con immatricolazioni tra le 160.000 e le 165.000 unità. Un ulteriore inasprimento delle misure di contenimento dell’emergenza, quale ad esempio un nuovo lockdown nazionale, avrebbe effetti pesanti in questi ultimi mesi oltre che sul quadro economico anche sugli investimenti in beni strumentali quali i veicoli commerciali".

"Considerato, inoltre - conclude il Presidente - che la Commissione Europea sta portando avanti le procedure di infrazione verso l’Italia per il superamento dei limiti delle emissioni di PM10, appare sempre più urgente un concreto ed efficace intervento per accelerare il rinnovo del parco dei veicoli commerciali, che per vocazione e destinazione sono molto utilizzati nelle aree urbane. Parco circolante che conta ancora un 47% di veicoli molto anziani, rispondenti alle direttive di emissione ante Euro 4 e che, ai ritmi attuali, ci vorrebbero 12 anni per sostituirli tutti.”

Sotto il profilo delle alimentazioni, peggiora l'andamento del benzina che nei 9 mesi perde il 45% delle immatricolazioni, scendendo al 3,5% di quota di mercato. Anche il Gpl prosegue il trend di forte ridimensionamento, dimezzando la rappresentatività all’1,2%; il diesel flette del 21,7% recuperando qualche decimale e sfiorando l’89% del totale mercato, in contrazione anche il metano che si ferma al 3,1%. In forte accelerazione le immatricolazioni di veicoli ibridi che arrivano a rappresentare il 2,7% del mercato (era lo 0,2% un anno fa). Flettono del 19% i veicoli elettrici, che recuperano un decimale, allo 0,7% di quota sul totale.

In leggera crescita (+0,5%) le emissioni medie di CO2 dei veicoli con ptt fino a 3,5t che nei primi 9 mesi dell’anno raggiungono i 163,2 g/km rispetto ai 162,4 del gennaio-settembre 2019.
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