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L’aeroporto di Torino e i conti della pandemia

L’amministratore delegato di SAGAT, Andrea Andorno, fotografa l’impatto della crisi sullo scalo e il territorio

Economia, Trasporti
L’aeroporto di Torino e i conti della pandemia
(Teleborsa) - Andrea Andorno, Amministratore delegato di SAGAT, la società che gestisce l'aeroporto di Torino, riprende il tema della crisi in cui versano gli aeroporti e fotografa, in intervenuto sulle pagine economiche del Corriere della Sera, la situazione dello scalo, il cui impatto economico annuo sul territorio è pari a 1,36 miliardi di euro e genera oltre 22 mila posti di lavoro, includendo i lavoratori diretti, gli indiretti e tutti quelli che nell'indotto gravitano attorno all'attività aeroportuale.

Andorno sottolinea ciò che Assaeroporti, l’associazione dei gestori aeroportuali italiani, ha evidenziato nel corso degli ultimi mesi. L’a.d. di SAGAT ricorda che "gli aeroporti sono infrastrutture essenziali attraverso cui si realizza la competitività di un territorio, in termini di attrattività economica e nell'ottica di un suo sviluppo turistico. Gli investimenti costituiscono l'elemento indispensabile affinché tali infrastrutture possano svolgere in modo adeguato il proprio ruolo".

"La nostra – continua - è una società privata che gestisce un'infrastruttura strategica in concessione pubblica: siamo vincolati da questa concessione a realizzare investimenti pluriennali”. Si tratta di difendere "un ecosistema complesso, che mette in relazione passeggeri, compagnie aeree e territori".

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