(Teleborsa) - Dopo
cinque incidenti, di cui tre solo nel mese di ottobre, che hanno visto svilupparsi
fiamme dal pacco batterie,
General Motors ha ordinato il
richiamo di 68.677 Chevrolet Bolt Ev, di cui 50.932 solo negli Stati Uniti. Il gruppo statunitense non è ancora sicuro di cosa abbia causato esattamente gli incendi, ma ha trovato somiglianze nei cinque incidenti, inclusa la quantità di carica della batteria e che le celle utilizzate in queste batterie sono state tutte prodotte in uno
stabilimento coreano LG Chem.
Il richiamo riguarda le Chevrolet Bolt E
v prodotte dal 2017 al 2019 ed equipaggiate con
batterie Lg Chem. I modelli 2020 non sono compresi perché le celle delle loro batterie sono prodotte diversamente. GM ha annunciato che la soluzione nel breve periodo è quella di creare un
software che limiti la carica massima delle vetture
al di sotto del 90% e che sarà installato dalla prossima settimana, mentre cercherà di far luce sulle motivazioni del malfunzionamento.
Il richiamo di General Motors si sovrappone all'inchiesta della
National Highway Traffic Safety Administration, che stava studiando gli incendi, tutti su
veicoli in sosta e privi di persone a bordo ma caratterizzati da batterie al massimo della carica o vicine a quel livello.