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Gli aeroporti lombardi sentono l'impatto della crisi e invocano aiuti ad hoc

L'Ad di SEA Armando Brunini e il Presidente di SACBO Giovanni Sanga preannunciano il ricorso al finanziamento bancario per sopperire al crollo del traffico

Economia, Trasporti
Gli aeroporti lombardi sentono l'impatto della crisi e invocano aiuti ad hoc
(Teleborsa) - Il trasporto aereo è allo stremo, invoca interventi ad hoc del governo contro gli effetti devastanti della pandemia di Covid-19, altrimenti si rischia un'emorragia di posti di lavoro, almeno 6.500 prevede la Filt Cisl.



A testimoniare la profonda crisi che sta vivendo il settore è il sistema aeroportuale lombardo, che comprende gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate e lo scalo di Bergamo "Orio al Serio".

"Sino a ieri siamo a -96% del traffico passeggeri rispetto allo stesso periodo di un anno fa", ha dichiarato Armando Brunini, Amministratore delegato SEA al TGR, aggiungendo "chiuderemo l'anno con un quinto dei 35 milioni di passeggeri del 2019".

Clima pesante anche a Bergamo dove Sacbo prevede di chiudere l'anno a 3 milioni 265 mila passeggeri, in calo del 70% rispetto ai 13 milioni e 800 mila del 2019.

Una crisi cui le due società aeroportuali hanno fatto fronte con uno stato di salute buono e con la rinuncia ai dividendi, ma la ripresa della connettività è ancora lontana e le risorse proprie non sufficienti a far fronte al crollo del traffico.

"E' chiaro che dovremo fare ricorso ad un maggiore finanziamento bancario nel corso di questi mesi e del prossimo anno", ha affermato Giovanni Sanga, Presidente Sacbo. Una posizione condivisa dal numero uno di SEA che aggiunge: "quest'anno abbiamo usato le risorse nostre, d'ora in poi dovremo iniziare ad usare le risorse delle banche".

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