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Bilancio Italia: ok UE ma faro su debito e alcune misure

Gentiloni, "messaggio" a Ungheria e Polonia: "Recovery parta presto"

Economia, Politica
Bilancio Italia: ok UE ma faro su debito e alcune misure
(Teleborsa) - La Commissione europea considera "nel complesso in linea" con le raccomandazioni UE adottate dal Consiglio lo scorso 20 luglio il documento programmatico di bilancio (DPB) dell'Italia per il 2021, ma avverte che alcune delle misure d'intervento pubblico a sostegno dell'economia in risposta alla crisi pandemica del Covid-19 hanno effetti permanenti e non temporanei sul bilancio, che dovrebbero essere compensati da altre misure in futuro. Stessa conclusione anche per Francia, Lituania e Slovacchia.

E' questo, in sostanza il parere dell'Esecutivo comunitario pubblicato oggi a Bruxelles, nel contesto del pacchetto d'autunno del "semestre europeo", sottolineando che "La maggior parte delle misure stabilite nel documento programmatico di bilancio dell'Italia stanno sostenendo l'attivita' economica in questo contesto di notevole incertezza". "Tuttavia, alcune misure non sembrano essere temporanee o affiancate da misure di compensazione.

Per quanto riguarda il debito italiano la Commissione avverte: "Dato il livello e le grandi sfide di sostenibilità nel medio termine prima dello scoppio della pandemia Covid-19, è importante per l'Italia assicurare che, quando prende misure di sostegno, preservi la sostenibilità di bilancio nel medio termine"

Di qui l'invito a "rivedere regolarmente l'utilizzo, l'efficacia e l'adeguatezza delle misure di sostegno e ad essere pronta ad adattarle come sarà necessario al mutare delle circostanze".

Del contesto economico europeo, ancora incerto, ha parlato ancora il Commissario Gentiloni: "La maggior parte delle misure incluse nei bilanci 2021 dei paesi dell'area dell'euro sostengono giustamente l'attività economica, ma una ripresa forte ed equilibrata dipende da una rapida entrata in vigore di Next generation Eu".

Parole di certo non pronunciate a caso, con chiaro riferimento al veto di Polonia e Ungheria sul bilancio UE.
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