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MISE, Patuanelli: "Piano Nazionale Transizione 4.0 primo mattone del Recovery Fund italiano"

Previsto un investimento di circa 24 miliardi di euro agganciati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Buffagni: "Piano shock per abbassare tasse a imprese"

Economia
MISE, Patuanelli: "Piano Nazionale Transizione 4.0 primo mattone del Recovery Fund italiano"
(Teleborsa) - "Stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote e dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale". Questi secondo quanto sottolineato oggi dal ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, gli obiettivi del nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0. Definito "il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano" il Piano – come confermato dal Ministro – prevede un investimento di circa 24 miliardi di euro agganciati al Recovery plan italiano, ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.



"Abbiamo sempre detto – ha affermato Patuanelli – che quei finanziamenti andavano investiti e non spesi ed esattamente in questa direzione va il potenziamento di Transizione 4.0, che ora diventa strutturale. È un percorso partito da lontano, nato dal confronto con le categorie produttive. Transizione 4.0 abbraccia gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, punta su R&S, innovazione, design, ideazione estetica e green economy. Si tratta del cuore del nuovo piano industriale del Paese". Le misure, volte a dare stabilità e certezze alle imprese accompagnandole nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale rilanciando il ciclo degli investimenti penalizzato dall'emergenza legata al Covid-19, hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.

"Transizione 4.0 – ha aggiunto il viceministro Stefano Buffagni – è un piano shock con cui abbasseremo le tasse alle nostre imprese già dal 2021. Vogliamo incentivare l'acquisto di beni durevoli, garantire il supporto agli investimenti delle nostre imprese. Per questo motivo abbiamo ampliato dal 6% al 10%, passando da un ammortamento da cinque a tre anni, tutte le spese fatte in beni strumentali. Per noi è fondamentale aiutare le nostre piccole imprese, quelle che soffrono maggiormente: quindi per tutte le aziende che hanno un fatturato fino a cinque milioni di euro, il credito d'imposta del 10% sarà utilizzabile immediatamente nell'anno. Ciò significa pagare meno tasse, avere supporto per la propria liquidità e garantire il futuro alla propria azienda".
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