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George Soros esorta l'UE a non piegarsi a Ungheria e Polonia

Secono il filantropo miliardario, l'Unione Europea non può scendere a compromessi sulle clausule sullo Stato di diritto

Economia
George Soros esorta l'UE a non piegarsi a Ungheria e Polonia
(Teleborsa) - Il finanziere e filantropo miliardario George Soros ha esortato l'Unione europea a resistere ai veti di Ungheria e Polonia, non scendendo a compromessi sulle clausule sullo Stato di diritto alla base dell'elergizione dei fondi agli Stati membri. Lunedì, Ungheria e la Polonia hanno infatti bloccato l'adozione del bilancio 2021-2027, al quale è collegato anche lo stanziamento dei fondi del Next Generation Eu (Recovery Fund), perché la legge di bilancio imponeva il rispetto dello Stato di diritto per accedere al denaro.

In un articolo di Project Syndicate, Soros ha suggerito che il veto di Ungheria e Polonia sul bilancio UE e sul Recovery Fund potrebbe essere aggirato. In assenza di un accordo su un nuovo bilancio dell'UE, suggerisce Soros, il vecchio bilancio potrebbe essere esteso per un anno. Se questo è il caso, Polonia e Ungheria rischierebbero di non ricevere alcun pagamento in base alle nuove condizioni dello Stato di diritto, hanno sostenuto il finanziere e filantropo. "L'UE non può permettersi di scendere a compromessi sulle disposizioni dello Stato di diritto", ha scritto Soros.

Il meccanismo sullo stato di diritto prevede che l'esborso di fondi possa essere fermato o ridotto, con decisione del Consiglio a maggioranza qualificata, nel caso in cui l’indipendenza e l’imparzialità della giustizia fossero gravemente lese. Intanto il primo ministro sloveno ha annunciato il suo sostegno al veto di Ungheria e Polonia sul Recovery Plan. "Solo un organo giudiziario indipendente può dire cos'è lo Stato di diritto, non una maggioranza politica", ha scritto Janez Jansa in una lettera inviata al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

(Foto: Lukasz Kobus - © Unione Europea)
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