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Manovra, Bankitalia: "Nel prossimo biennio impulso 2 punti PIL l'anno"

In audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato Gaiotti ha stimato per il prossimo anno una ripresa più lenta del previsto

Economia
Manovra, Bankitalia: "Nel prossimo biennio impulso 2 punti PIL l'anno"
(Teleborsa) - Nel quarto trimestre 2020 "è plausibile una flessione del PIL anche se più contenuta rispetto alla primavera".E la ripresa nel 2021 "sarà verosimilmente più lenta del previsto". Questa la previsione di Eugenio Gaiotti, capo del dipartimento Economia e statistica della Banca d'Italia, ascoltato in audizione sulla manovra nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.



In tale scenario – secondo le stime di Gaiotti – "la dimensione dell'impulso espansivo dei provvedimenti che il Governo programma con la manovra è significativamente più ampia di quella misurata dalla variazione dell'indebitamento netto. Si può valutare che essa sia dell'ordine di circa 2 punti percentuali del Pil in media all'anno nel prossimo biennio. Nel 2023 l'impatto sarà invece pari a 1,3 punti". Tuttavia, per Bankitalia, l'effetto dei provvedimenti dipenderà dalla loro definizione concreta. "L'entità dell'effetto macroeconomico dei progetti di investimento e di riforma – ha affermato Gaiotti – dipenderà soprattutto dalla loro definizione concreta nell'ambito del Piano nazionale di rilancio e resilienza e dalla loro attuazione tempestiva. Andrà posta grande attenzione alla fase esecutiva, precisando i dettagli ed evitando sprechi, ritardi e inefficienze. Come abbiamo sottolineato più volte, il programma Next Generation EU – ha aggiunto – è un'occasione da non perdere per rilanciare la crescita e la produttività dell'economia italiana". Se, in questa fase gli aiuti sono necessari, passata l'emergenza i costi di un eventuale prolungamento delle misure adottate – avverte la Banca d'Italia – andrà valutato attentamente. "Una parte delle risorse della legge di bilancio – ha detto Gaiotti – "è opportunamente destinata al sostegno delle famiglie più vulnerabili e dei settori economici più colpiti. Preservare imprese temporaneamente in difficoltà ma fondamentalmente solide è essenziale per evitare che la crisi abbia ripercussioni permanenti sull'economia. Proteggere i redditi delle famiglie è indispensabile, oltre che per contrastare un aumento delle diseguaglianze, per sostenere la domanda, in un quadro congiunturale che rimane debole e incerto. In prospettiva, passata la fase emergenziale, andranno attentamente valutati i costi di un prolungamento delle diverse misure oltre quanto richiesto dalla durata della crisi".pri

Riguardo all'introduzione, a partire da luglio prossimo, dell'assegno unico, Gaiotti evidenzia che "i dettagli andranno definiti sulla base di una attenta valutazione dei profili di efficienza e di equità". Andrà in particolare valutata "l'opportunità di contenere gli effetti di disincentivo all'offerta di lavoro che potrebbero derivare dall'utilizzo dell'Isee come indicatore per quantificare l'ammontare del beneficio e la possibilità di correggere la penalizzazione per i figli dei nuclei familiari numerosi beneficiari del Reddito di cittadinanza, con il quale l'assegno sarà congiuntamente erogato".




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