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Coronavirus, FMI: crescita sarà più debole, misure di sostegno necessarie più a lungo del previsto

Per Bruxelles la raccomandazione è quella di accelerare l'attuazione del Next Generation EU. La speranza è nella più rapida diffusione dei vaccini.

Economia
Coronavirus, FMI: crescita sarà più debole, misure di sostegno necessarie più a lungo del previsto
(Teleborsa) - Nonostante una risposta "degna di nota" da parte delle autorità dell'Area Euro per far fronte ai danni causati dalla pandemia di Covid-19, a causa della seconda ondata la ripresa sarà più lenta di quanto preventivato nei mesi scorsi e saranno necessari "addizionali stimoli monetari" per far fronte alla crisi economica.

È quanto ha affermato il Fondo Monetario Internazionale nella relazione al termine del suo rapporto annuale sull'area valutaria. "La nascente ripresa è minacciata dall'ampia seconda ondata di contagi e le politiche dovranno affrontare sfide formidabili per contrastare la pandemia e coadiuvare una ripresa duratura", ha sottolineato l'istituzione internazionale di Washington.

Secondo lo studio l'attività economica resta nettamente al di sotto dei livelli pre-crisi, mentre la disoccupazione è aumentata "solo modestamente grazie all'uso diffuso di schemi di sostegno del lavoro", segnalando come l'inflazione risulti negativa per la prima volta dal 2016. Il FMI è soprattutto preoccupato dall'andamento dei contagi registrato negli ultimi due mesi e dagli effetti sui livelli di crescita dell'Eurozona: "la crescita nel primo trimestre del 2021 dovrebbe essere più debole delle previsioni del World Economic Outlook di ottobre e le prospettive sono soggette a estrema incertezza".

Per questo l'istituzione economica ritiene "probabile" la necessità di sostegni e misure anticrisi più a lungo di quanto inizialmente previsto. Un'eventualità che, sebbene per alcuni Paesi con livelli di debito già elevati "potrebbe innescare reazioni avverse dei mercati", risulterebbe inevitabile perché "ritirare i supporti troppo presto rischierebbe di far deragliare la ripresa". Il suggerimento del Fondo Monetario Internazionale, in questo quadro, è quello di dare priorità ai sostegni alle famiglie più bisognose e alle imprese in grado di restare solvibili una volta che la pandemia sarà passata.

Un ruolo di primo piano continueranno ad averlo sia la BCE – espansione degli acquisti di titoli, ulteriori tagli ai tassi sui depositi, supporto diretto alle imprese non finanziarie se i canali di erogazione dei prestiti dovessero risultare compromessi – che l'Unione europea. Per Bruxelles la raccomandazione è quella di mantenere la sospensione delle regole del Patto di Stabilità – "fino a quando la ripresa avrà preso saldamente piede" – e velocizzare l'attuazione del programma Next Generation Eu, visto che "ulteriori ritardi danneggerebbero le prospettive di ripresa dell'area euro".

Grandi speranze sono riposte nella distribuzione dei vaccini. Nelle previsioni del World Economic Outlook dello scorso ottobre era prevista una diffusione dei vaccini anti Covid a partire dalla seconda metà del 2021 in Europa che si sarebbe completata a livello globale per fine 2022, ha spiegato la direttrice Kristalina Georgieva, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto. "I recenti sviluppi sui vaccini – si legge nell'analisi – fanno sperare che vi sia una luce in fondo al tunnel".
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