(Teleborsa) - Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento
Federico D'Incà annuncia che sul
decreto sicurezza, che manda in soffitta le norme sull'immigrazione targate Salvini, sarà posta la
fiducia. E al Senato scoppia il
caos con un gruppo di senatori leghisti che si sono assembrati vicino agli
scranni del Governo e
sospensione dell'assemblea. La Lega si è detta pronta a fare
"l'inverosimile" pur di bloccarne l'approvazione definitiva. Alla fine, la presidente
Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppi per stabilire le prossime tappe. Se il via libera del Senato non dovesse arrivare entro la mezzanotte di sabato, il nuovo decreto decade.
Si riparte dal via. Con la relazione della senatrice del PD
Valeria Valente, una delle relatrici di maggioranza,
l'aula del Senato aveva avviato l'esame del decreto sicurezza, già approvato dalla
Camera. "Oggi proviamo a
chiudere una pagina aperta 2 anni fa su una sbandierata emergenza e secondo me su un'errata equazione immigrazione uguale insicurezza. Ora si apre una pagina diversa ispirata ai valori di solidarietà - ha detto Valente - E' un
primo passo, la discussione molto è stata lunga alla Camera e anche qui che poteva sembrare una
formalità, non è stato così".