(Teleborsa) -
Iren ha presentato oggi alle realtà imprenditoriali di
Reggio Emilia, durante il roadshow tenutosi in streaming, il
Piano Industriale 2020-2025, alla presenza di
Moris Ferretti, Vice Presidente Iren,
Massimiliano Bianco, Amministratore delegato Iren,
Eugenio Bertolini, Amministratore delegato Iren Ambiente,
Fabio Giuseppini, Amministratore delegato IRETI, e
Vito Gurrieri, Direttore Approvvigionamenti Logistica e Servizi Iren.
Un incontro per presentare gli importanti
investimenti per circa 302 milioni di euro a favore della provincia di Reggio Emilia, il doppio rispetto al piano 2015, sui 3,7 miliardi complessivi programmati sul territorio nazionale. Sono stati poi presentati i
progetti previsti nei prossimi cinque anni nei settori
rifiuti, ciclo idrico integrato, reti e digitalizzazione. In programma anche la realizzazione di un
biodigestore che tratterà la frazione organica producendo biometano.
Dei 302 milioni di euro totali che verranno investiti al 2025,
66 milioni di euro sono destinati allo
smaltimento rifiuti, quasi tutti destinati alla realizzazione di un biodigestore che tratterà la frazione organica producendo biometano (località Gavassa) mentre 26 milioni di euro saranno dedicati alla raccolta, compresa l’implementazione di Just Iren. Nell’ambito del
ciclo idrico saranno investiti
48 milioni di euro per l’ammodernamento delle
reti acquedottistiche e fognarie e
37 milioni di euro per la costruzione e il rinnovo di
impianti di depurazione. Per le reti
gas verranno utilizzati
46 milioni di euro per la costruzione e il rinnovamento dell’
infrastruttura di distribuzione mentre
24 milioni di euro saranno destinati ad impianti per la
produzione di energia in assetto cogenerativo e a reti TLR. Saranno, infine, impegnati 5
4 milioni di euro in iniziative di
digitalizzazione e facility management.
"Il Gruppo Iren, da sempre attento al delicato ruolo svolto dai piccoli e medi imprenditori la giusta competizione tra aziende, riserva alle imprese locali il 50% degli inviti ad attività negoziali, nell’ambito della giusta competizione tra aziende", spiega una nota dell'azienda, che negli ultimi 5 anni ha fatto ordini a fornitori dell’Emilia Romagna per un valore di 996 milioni di euro (con una ricaduta sul territorio del 26%) e nella sola provincia di Reggio Emilia per 243 milioni di euro.